Ecdc, 11mila casi di E. coli e 3.000 di Listeria in Ue nel 2023 – Cibo e Salute
Le infezioni da Escherichia coli e da
Listeria monocytogenes hanno raggiunto livelli record
nell’Unione Europea nel 2023. Lo rileva il Centro europeo per la
prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nei rapporti
annuali appena pubblicati. I casi confermati di infezione da
Escherichia coli produttore della tossina Shiga sono stati
10.901 in 30 Paesi Ue/See, con un aumento del 22% rispetto al
2022. Il tasso di notifica ha toccato i 3,2 casi per 100mila
abitanti ed è il più alto mai registrato dall’inizio della
sorveglianza nel 2007.
L’Escherichia coli è un batterio trasmesso per via alimentare
o da contatto con animali e persone infette. Colpisce
soprattutto i bambini sotto i 5 anni e può provocare gravi
gastroenteriti e sindromi emolitico-uremiche, che comportano
insufficienza renale. L’aumento., spiega l’Ecdc, può essere
legato anche a test diagnostici più sensibili e allargati a
nuove fasce di popolazione.
Ancora più allarmante il dato sulla listeriosi, con 2.993
casi confermati e 340 decessi, il numero annuale più alto mai
registrato. La malattia, che colpisce in particolare anziani,
donne in gravidanza, neonati e immunodepressi, può causare
meningiti e infezioni del sangue. In questo caso,
l’invecchiamento della popolazione e il crescente consumo di
cibi pronti potrebbero contribuire all’aumento. I casi gravi di
restano alti (circa 500 nel 2023) e la forma invasiva della
listeriosi resta una delle infezioni alimentari più letali.
L’Ecdc raccomanda misure igieniche più rigorose, tra cui
corretta manipolazione e cottura degli alimenti, uso esclusivo
di latte e formaggi pastorizzati, lavaggio accurato di frutta e
verdura, attenzione nelle visite ad ambienti con animali e
campagne di informazione mirate alle fasce vulnerabili. “Le
autorità sanitarie – conclude l’Ecdc – devono rafforzare la
sorveglianza, la risposta e le attività preventive per fermare
la crescita delle malattie di origine alimentare in Europa”.
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