Elden Ring Nightreign, tutte le abilità e i punti di forza dei guerrieri crepuscolari
Una delle maggiori peculiarità di Elden Ring Nightreign, se raffrontato alla stragrande maggioranza della produzione recente di From Software, è la cura infusa dal celeberrimo team giapponese nella caratterizzazione dei suoi protagonisti. Laddove generalmente i titoli partoriti dalla straordinaria vena creativa di Hidetaka Miyazaki e soci presentano improbabili guerrieri senza nome, indirizzati sulla via dell’eroismo ora da una divinità, ora da un’entità intangibile dalle imperscrutabili macchinazioni (al netto della parentesi rappresentata da Sekiro: Shadows Die Twice), il progetto di Nightreign opta invece per un cast corale fatto di otto personaggi ben definiti sia in termini di background narrativo che sotto il profilo dell’approccio alla lotta.
Proprio come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione di Elden Ring Nightreign, i Crepuscolari, gli otto avventurieri che saranno chiamati a opporsi all’implacabile avanzata del Signore della Notte in una versione alternativa dell’Interregno corrosa da una terribile oscurità senziente, posseggono abilità specifiche che gli conferiscono una certa personalità oltre a renderli particolarmente adatti a determinati stili di combattimento.
Sebbene il gioco includa un comodo diario che si aggiornerà periodicamente con nuove Rimembranze, utili a fare luce sull’intrigante passato della regione di Plagaride e degli alter-ego che potremo impersonare, con questo articolo vi forniremo un’infarinatura sommaria delle loro genesi oltre a spiegarvi nel dettaglio le dinamiche strategiche e di gameplay che stanno alla base del loro design. Prima di cominciare, tuttavia, ci sembra opportuno reiterare che ciascun membro della spedizione alla caccia dell’Oscuro Signore proviene da estrazioni sociali, contesti storici e perfino epoche differenti, per larga parte slegate dal complesso immaginario dell’originale Elden Ring. Detto questo, non ci resta che fare la conoscenza degli otto impavidi Crepuscolari.
Il Selvaggio: un combattente che coniuga agilità e potenza
Non potevamo che iniziare la nostra disamina proprio dal Selvaggio, la ‘mascotte’ spirituale di Elden Ring Nightreign nonché la solenne figura che si staglia sulla copertina del gioco.
Si tratta di un guerriero dall’imperscrutabile lignaggio nobiliare, originario delle terre di Colle Malvento e giunto nella decadente Plagaride alla ricerca della verità su un passato negletto, seppellito in una memoria offuscata, ma che sa essere legato a un cimelio prezioso: un orecchino spaiato di cui da tempo ha perso il gemello. Una volta richiamato dalla voce della Divinità senza Nome al suo oneroso compito, quello di sfidare la Notte in persona per garantire un nuovo futuro al reame, ha attraversato il minaccioso Mare di Nebbia e si è unito alla crociata dei Crepuscolari.
Se volessimo azzardare un parallelismo con la classica suddivisione in classi dei Giochi di Ruolo tradizionali, Il Selvaggio eserciterebbe la funzione dell’incrollabile Guerriero, abile nel duello corpo a corpo ma anche dotato di notevoli capacità atletiche: proprio per questo motivo i suoi parametri vitali parlano di un lottatore con rilevanti statistiche di Forza (di grado A) e di Destrezza (di grado B).
Il suo equipaggiamento base prevede uno spadone e un piccolo scudo, perfetto per le meccaniche di parrying mentre la sua abilità passiva Sesto Senso gli consente di ingannare la morte per una sola volta tra una visita al Sito di Grazia e l’altra. Di conseguenza, se dovesse venire sconfitto dalla soverchiante potenza delle creature che popolano il mondo di Plagaride, ritornerebbe immediatamente in vita con 1HP senza perdere le preziose rune o i Livelli accumulati.
L’abilità attiva del Selvaggio è Tiro d’Artiglio, un comodo rampino utile a coprire brevi distanze in un batter d’occhio ma anche ad agganciare i nemici in modo da attirarli a sé o ad attaccarli da direzioni sempre imprevedibili, mentre la sua Arte Suprema prende il nome di Carica Brutale. Quest’ultima sfrutta la devastante balestra da polso montata sui bracciali del guerriero per scatenare un’irruenta esplosione, utile a destabilizzare anche i nemici più coriacei.
Il Guardiano: un titano della prima linea
Contraddistinto da tratti somatici misti tra quelli degli umani e quelli dei falchi rapaci, il Guardiano è un prode cavaliere del reame alato nel cui passato si cela una sanguinosa battaglia che ha portato allo sterminio del suo amato popolo e di cui, in cuor suo, si sente responsabile poiché, a dispetto del suo innegabile potere e della sua ferrea disciplina guerresca, non ha potuto impedire la definitiva disfatta del suo ‘stormo’.
Ora, condotto alla Tavola Rotonda e accolto come parte di una nuova compagine, quello dei Crepuscolari, l’eroico Guardiano vede nella campagna contro il Signore della Notte un motivo di rivalsa personale: proteggerà i suoi alleati a tutti i costi, a partire dall’enigmatica Reclusa con cui sembra aver stabilito un particolare rapporto di stima reciproco.
Seguendo la stessa logica applicata per il Selvaggio, il Guardiano assumerebbe il ruolo del Paladino, uno stoico soldato d’avanguardia che sfrutta l’ imponente stazza (ha il maggior quantitativo di Punti Vita tra gli otto componenti del cast nonché un’ottima Stamina) e il suo robusto equipaggiamento per attirare le attenzioni dei nemici in modo da difendere i suoi commilitoni. È provvisto di un’affilata alabarda e di un solido scudo che può impiegare per sfruttare l’abilità passiva Difesa d’Acciaio, una posa di combattimento utile a massimizzare la sua resistenza.

L’abilità attiva è Turbine, una tecnica che può essere caricata con la pressione continuata dell’apposito pulsante, che utilizza le poderose ali poste sulla schiena del Guardiano per dare vita a un devastante ciclone che può infliggere danni ai nemici e respingere i proiettili in arrivo. Ma la sua mossa più potente è di certo l’Arte Suprema Ali della Salvezza, che gli consente di spiccare il volo e di abbattersi in picchiata sul campo di battaglia danneggiando tutti gli avversari a tiro e istituendo una zona di immortalità per i compagni dalla durata di qualche secondo.
Occhio di Ferro: un arciere rapido nel giudizio e preciso nel tiro
Il terzo membro dei Crepuscolari da prendere in esame è l’arciere Occhio di Ferro, infallibile tiratore cresciuto sotto l’egida della misteriosa Compagnia, una gilda di tagliagole e cacciatori di taglie i cui servigi sono in vendita al miglior offerente. Dopo aver portato a termine un’infinità di missioni con esiti sempre positivi e con una precisione d’esecuzione chirurgica, il letale Occhio di Ferro viene inviato nell’Interregno dalla sua custode Isolde per prendere parte alla crociata contro la Notte incarnata.
Il gameplay di Occhio di Ferro sfrutta le nuove meccaniche per le armi a lunga gittata introdotte da Nightreign che rendono anche questa categoria di strumenti di morte accessibile e certamente più divertente da usare in battaglia. In primo luogo la scorta di frecce è illimitata, fattore che consente di esibirsi in frequenti tiri a lungo raggio senza esitazione e senza doversi curare della gestione delle risorse. Impugnando l’arco a una mano si può scoccare i colpi liberamente facendo leva sul sistema di agganciamento del gioco mentre passando alla presa a due mani si può attivare la mira di precisione.
L’equipaggiamento prevede il solo fidato Arco (che scala sui suoi attributi di Destrezza e Arcano, rispettivamente A e B) ma il micidiale arciere può fare affidamento su un set di abilità di tutto rispetto. La passiva, Occhio di Falco, amplifica la frequenza di drop degli oggetti da parte dei nemici per tutta la squadra mentre la skill attiva, Marchio, permette di usare una daga di fianco per esporre il punto debole del malcapitato di turno: se si riesce a colpire lo stesso punto con abbastanza frecce, il nemico verrà destabilizzato e subirà un enorme quantitativo di danni. L’Arte Suprema Colpo Singolo, infine, vede il cecchino vibrare un poderoso colpo supersonico capace di annientare chiunque si trovi sulla sua linea di tiro.
Il Predone e i suoi colossali strumenti di distruzione
Veniamo ora al Predone, imponente pirata delle acque costiere sempre in cerca di un degno rivale che possa stimolare la sua irrefrenabile sete di sangue. Inutile aggiungere che la prospettiva di confrontarsi con la potenza distruttrice del Signore della Notte era piuttosto allettante per un avventuriero con queste aspirazioni. Per questo motivo, dopo aver indossato il suo leggendario elmo dalle bianche corna, il Predone parte alla volta di Plagaride e si unisce alla spedizione dei Crepuscolari della Tavola Rotonda con l’obiettivo di placare, una volta per tutte, il suo insaziabile impulso predatorio.
Pur non raggiungendo gli stessi livelli di robustezza del Guardiano anche il Predone possiede una mole di Punti Vita considerevole che lo rende adatto a schierarsi nelle prime linee. Il suo parametro più importante, però, è quello della Forza, il più alto tra tutti i personaggi, che gli consente di impugnare agevolmente le armi colossali e falciare interi gruppi di avversari in pochissimi colpi. L’attrezzatura di partenza include la sola Grandascia del Predone ma le abilità che porta in dote meritano particolare attenzione.
La sua skill attiva si chiama Rappresaglia, una mossa tramite cui il Predone convoglia tutta la sua possanza fisica in un singolo pestone sul terreno capace di generare un autentico terremoto. L’aspetto più interessante di questa mossa, comunque, è costituito dalla passiva Furia Guerriera: se il personaggio subisce danni mentre carica l’animazione di Rappresaglia, il colpo sarà progressivamente più forte e dall’area d’effetto maggiore mentre la sua postura non potrà essere spezzata nemmeno dagli attacchi nemici più brutali.
L’Arte Suprema Stele Totemica, infine, gli permette di richiamare sul campo di battaglia un’enorme stele di pietra che fornirà un boost di attacco a tutti i compagni vicini e che potrà essere scalata per eseguire violenti colpi in picchiata.
La Reclusa: una maga capace di lanciare potenti incantesimi
Per quanto le sue origini siano le più vaghe e misteriose tra i membri dei Crepuscolari, della Reclusa sappiamo che un tempo era una Strega dei Boschi, partita alla volta di Plagaride con un obiettivo preciso in mente di cui, purtroppo, non ricorda più la natura. È possibile che stia cercando una persona? Un affetto sottrattole nella sua vita precedente? Qualcuno che era legato alla sua promessa di Strega dei Boschi? L’unico modo per scoprirlo è quello di unirsi ai Crepuscolari e di scandagliare le terre inghiottite dalla Notte Eterna.
Tornando alla classificazione tradizionale dei Giochi di Ruolo, la Reclusa ricopre, ovviamente, l’archetipo della Maga Nera, capace di sfruttare una serie di incantesimi arcani elementali per eliminare qualsiasi tipo di minaccia. Laddove il suo equipaggiamento è costituito dall’inseparabile bastone magico e da alcuni accessori curativi e i suoi parametri vitali parlino della combattente più dotata sotto il profilo della Fede e dell’Intelletto, si tratta senza dubbio del personaggio meccanicamente più complesso tra quelli architettati da From Software per Nightreign a causa del suo design basato sullo sfruttamento e la combinazione degli elementi.
Colpire i nemici con attacchi a base di fuoco, elettricità, sacro e via dicendo, consentirà alla reclusa di raccogliere i cosiddetti Residui Elementali da conservare nell’apposita ampolla. Una volta raccolti tre residui di qualsiasi natura, verrà preparata una Mistura Magica che può essere lanciata sugli avversari per scatenare terribili incantesimi speciali (le combinazioni possibili sono pressoché infinite). Servirà qualche tempo per riuscire a padroneggiare questi meccanismi.
L’abilità passiva Scudo Elementale conferisce la facoltà di ripristinare PA recuperando i Residui Elementali mentre l’Arte Suprema Cantico di Sangue è una travolgente magia carminia capace di dimezzare le difese delle creature a tiro nonché di ripristinare nel tempo i Punti Vita e i Punti Abilità dell’incantatrice.
Il Giustiziere: un combattente raffinato dai movimenti fulminei
Anche del Giustiziere sappiamo poco, in principio. A causa del suo apparente mutismo selettivo non è facile carpirne i tratti caratteriali ma sappiamo che viene da una terra lontana, probabilmente da un’altra epoca e che, nella sua vita precedente, doveva essere un artista con una passione sfrenata per la bellezza della natura, che cercava di replicare nei suoi dipinti.
A un certo punto della sua carriera, il suo occhio è stato catturato dall’imponenza dell’Albero Madre che lo ha letteralmente ossessionato al punto da spingerlo verso Plagaride, ormai stretta nella morsa dell’oscurità Eterna: si unirà ai Crepuscolari con l’obiettivo di eliminare il Signore della Notte e completare, finalmente, il suo capolavoro.
Il loop di gameplay del Giustiziere è visibilmente ispirato a quello di un altro dei più amati giochi di From Software: Sekiro. Il personaggio, infatti, è caratterizzato dalle migliori statistiche di Destrezza e Arcano a scapito di una percentuale di vitalità, è dotato fin dall’inizio di ogni run di un’affilatissima katana e porta al fianco una lama maledetta che può impugnare con la sua abilità attiva: una volta estratta la spada speciale, può eseguire rapidi parry capaci di deflettere i proiettili o di rompere l’equilibrio dei nemici, anche i più coriacei. La sua abilità passiva, Risolutezza, gli consente di potenziarsi quando recupera dalle alterazioni mentre l’Arte Suprema Forma del Crogiolo: Belva gli permette di convogliare i suoi poteri arcani per trasformarsi in una titanica creatura a quattro zampe dai movimenti fulminei e dotata di artigli taglienti come rasoi.
Personaggi segreti: la Duchessa e la Rediviva
Giungiamo, infine, ai due personaggi sbloccabili di Elden Ring Nightreign, entrambi accessibili solo dopo aver speso qualche ora nelle terre di Plagaride. La prima, la Duchessa, si ottiene scambiando l’Orologio da Tasca (ottenibile eliminando uno dei luogotenenti del Signore della Notte o come drop casuale dopo una sconfitta) con la Sacerdotessa che si aggira nelle sale della Tavola Rotonda. Una volta sbloccato questo nuovo Crepuscolare, potremo utilizzarlo in battaglia scoprendo le sue caratteristiche distintive.
La Duchessa si muove nel solco tracciato dai Ladri nella concezione tradizionale degli RPG: è un personaggio sfuggente, rapidissimo e capace di infliggere danni enormi in frazioni di secondo ma la cui irruenza è controbilanciata da un relativamente ristretto ammontare di Punti Vita.
Il suo background narrativo parla di una ladra dal sangue blu e dall’animo virtuoso, convertita al credo della Divinità senza Nome e condotta alla Tavola Rotonda per supervisionare l’operato dei Crepuscolari in veste di Sacerdotessa con un set di parametri che premiano la Destrezza, l’Intelligenza e la Fede promuovendo l’impiego di coltelli e pugnali sul campo di battaglia.
La sua abilità passiva, Nobile Contegno le consente di eseguire ampi balzi all’indietro per guadagnare spazio sugli avversari e riposizionarsi agevolmente sul campo di battaglia mentre la sua attiva, Replica, evoca uno spettro che replica le ultime mosse della guerriera in modo da massimizzare il danno in uscita. L’Arte Suprema, opportunamente chiamata Finale, rende temporaneamente invisibili tutti i componenti del party per sfuggire alle attenzioni degli avversari e, perché no, eseguire formidabili colpi alle spalle.
L’altro personaggio sbloccabile è la pallida Rediviva, la necromante di Elden Ring Nightreign. Per accedere alla Rediviva sarà necessario procurarsi la Cornice Profanata, un oggetto in vendita presso il Bazaar del Vaso dopo aver sconfitto il primo boss del gioco.
Dopo aver acquistato la Cornice vedrete apparire un fantasma nei corridoi della Tavola Rotonda e dovrete interagire con esso per essere teletrasportati nell’arena dello scontro. Qui dovrete vedervela con la nostra graziosa evocatrice di spiriti e potrete ottenerne il controllo solo dopo averla sconfitta in combattimento. Un’impresa non banale ma nemmeno impossibile da portare a termine.
La Rediviva, minuta discendente di un antico casato di marionettisti di Northerncroft la cui magione è stata inghiottita dalle tenebre quando il Signore della Notte ha colpito l’Interregno, si è inspiegabilmente risvegliata nei meandri della Tavola Rotonda e giura vendetta contro l’entità mefistofelica che ha sterminato la sua linea di sangue e ora sta corrodendo la sua terra natale.
Caratterizzata da ottime statistiche di Intelletto, Arcano e Fede (quest’ultima paragonabile ai parametri della Reclusa), la Rediviva può fare affidamento sulle sue lame d’ombra per squarciare i nemici ma è l’innata abilità di necromante a renderla una vera e propria minaccia in battaglia. Suonando la mistica lira che porta al fianco, può materializzare gli spiriti di tre servitori: la rapida schermidora Helen, il potente paggio Frederick o il mastodontico scheletro Sebastian, tutti utilissime spalle in combattimento. La sua Arte Suprema, Marcia Immortale, rende brevemente immortali tutti gli alleati, resuscitando istantaneamente quelli in fin di vita.
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