Salute

Scontro totale tra Trump e Musk. E il magnate: “È nei file di Epstein, per questo non sono pubblici”

Accuse di falsità, esaurimento, minacce di togliere i contratti governativi e poi la bomba: “I file di Epstein non sono pubblici perché c’è il suo nome”. Volano gli stracci tra Donald Trump ed Elon Musk, dopo la mesta uscita di scena del patron di Tesla dall’amministrazione statunitense. Battibecchi e frecciate continuano da giorni e ora rischiano di trasformarsi in una guerra aperta tra il presidente degli Usa e il first buddy. Lo scontro si è inasprito quando Musk ha definito “falsi” i commenti nello studio Ovale di Trump, secondo cui anche il magnate conosceva benissimo la legge di spesa che ora critica aspramente. “Falso – scrive sul suo social X – questa legge non mi è mai stata mostrata nemmeno una volta ed è stata approvata nel cuore della notte così velocemente che quasi nessuno al Congresso è riuscito a leggerla. Mantenete i tagli agli incentivi per veicoli elettrici e il solare nella legge, anche se non vengono toccati i sussidi a petrolio e gas (molto ingiusto!!), ma eliminate la montagna di spese di ogni tipo presente nella legge”.

E poi aggiunge: “In tutta la storia della civiltà, non c’è mai stata una legge che fosse allo stesso tempo grande e bella. Lo sanno tutti”. Chiaro il riferimento agli aggettivi usati da Trump (big, beautiful bill). “O si ottiene una legge grande e brutta o una legge snella e bella. Sottile e bella è la via”, da seguire, aggiunge. Infine l’imprenditore sudafricano rinfaccia a Trump di avergli fatto vincere le elezione reputandolo pertanto un “ingrato”. E ancora, sempre su X, lancia un sondaggio con la domanda: “È arrivato il momento di creare un nuovo partito in America che rappresenti l’80% della popolazione che non fa parte né del 10% più ricco, né di quello più povero?”.

A stretto giro l’ennesima controreplica. Scrive Trump sul suo social Truth: “Elon si stava ‘esaurendo’ gli ho chiesto di andarsene, gli ho tolto il mandato EV che obbligava tutti ad acquistare auto elettriche che nessun altro voleva (e che sapeva da mesi che avrei fatto!), e lui è semplicemente impazzito”. Quindi, poco dopo, ha rincarato ulteriormente la dose: “Il modo più semplice per risparmiare denaro nel nostro bilancio, miliardi e miliardi di dollari, è quello di porre fine ai sussidi e ai contratti governativi di Elon. Mi ha sempre sorpreso che Biden non l’avesse fatto!”. Una minaccia di fronte alla quale Musk ha annunciato che SpaceX “inizierà immediatamente a dismettere la sua navicella spaziale Dragon”.

Finita? Macché: “È ora di sganciare la bomba più grande: Donald Trump è nei file di Epstein. Questo è il vero motivo per cui non sono stati resi pubblici. Buona giornata, Djt!”, ha rincarato Musk, dopo la rottura pubblica. “Segna questo post per il futuro – ha aggiunto – La verità verrà a galla”. Senza citare la vicenda, il presidente ha contro risposto ancora: “Non mi dispiace che Elon si rivolti contro di me, ma avrebbe dovuto farlo mesi fa”, ha scritto su Truth. “Questa è una delle leggi più importanti mai presentate al Congresso – scrive rivendicandola – È un taglio record alle spese, 1,6 trilioni di dollari e il più grande taglio fiscale mai concesso. Se questa legge non viene approvata, ci sarà un aumento delle tasse del 68%, e cose ben peggiori. Non ho creato io questo pasticcio, sono qui solo per risolverlo. Questo mette il nostro Paese sulla strada della grandezza”.

Lo scontro ha intanto avuto immediato effetto sulle quotazioni di Tesla, con il titolo arrivato a perdere oltre il 17% e che ha poi chiuso in calo del 15. La casa automobilistica non vive un momento felice. Le vendite di Tesla stanno crollando in mezzo mondo e l’accostamento Musk-estrema destra nuoce al marchio. Non solo. La legge fiscale di Trump contro cui si scaglia Musk elimina gran parte dei sussidi alle auto elettriche colpendo direttamente la casa automobilistica di Musk con un impatto sui profitti che gli analisti quantificano in 1,2 miliardi di dollari l’anno. Un contraccolpo, tuttavia, è stato subito anche dai titoli delle aziende che fanno capo al presidente.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »