Abruzzo

condannati l’ex sindaco Di Primio e l’ex assessora Luise per il dissesto del Comune


La Sezione giurisdizionale per l’Abruzzo della Corte dei conti ha condannato l’ex sindaco Umberto Di Primio e l’ex assessora al Bilancio Valentina Luise, riconoscendoli responsabili del dissesto finanziario del Comune di Chieti dichiarato il 22 giugno 2023. Il decreto n. 2/2025, firmato dalla giudice Paola Lo Giudice, è stato depositato in segreteria il 4 giugno.

La Procura regionale aveva chiesto sanzioni pecuniarie e interdittive per gli amministratori e revisori in carica fra il 2015 e il 2023. La Corte ha accolto in parte le richieste: Di Primio è stato condannato al pagamento di 22.000 euro e Luise a 12.500 euro. Entrambi potranno estinguere il 70% della somma se verseranno il restante 30% entro 60 giorni dalla notifica.

Accertata la responsabilità, scatta l’interdizione automatica decennale da cariche elettive o di nomina, come previsto dall’articolo 248 del Testo unico degli enti locali. Tale misura, si legge nel provvedimento, è un effetto diretto della condanna e non richiede una motivazione autonoma.

Assolti invece l’attuale sindaco Diego Ferrara, l’assessora al Bilancio Tiziana Della Penna e i nove revisori dei conti che si sono succeduti dal 2015 al 2023: la Corte non ha riscontrato condotte gravemente colpose a loro carico. L’attività dei revisori, nello specifico, è stata ritenuta “adeguata e conforme alle funzioni consultive e di vigilanza”.

Secondo i giudici, il dissesto era già evidente nel rendiconto 2020, che mostrava un disavanzo di 74,1 milioni di euro. La Corte ha ritenuto che le gestioni precedenti abbiano contribuito al tracollo attraverso gravi omissioni: mancata adozione di strategie correttive, uso sistematico delle anticipazioni di tesoreria e carente riscossione affidata a Teateservizi. Tra il 2016 e il 2022, i residui attivi di parte corrente sono cresciuti da 26,8 a 50,6 milioni.


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