Fassa, una casa per chi decide di restare: l’idea degli studenti di Economia – Cronaca
FASSA. Ormai si sa: trovare casa nelle zone maggiormente turistiche è diventato un ostacolo quasi insormontabile. E la Val di Fassa – insieme alla zona del lago di Garda – fa indubbiamente parte di queste: il costo al metro quadro oscilla tra i 4 e i 5mila euro e gli affitti possono superare i 900 euro al mese anche per un bilocale.
A segnalare questo sono alcuni operatori e rappresentanti istituzionali come Apt Fassa, FassaCoop, Fassa Village, Scuola Ladina, Federalberghi, Impianti a fune e la cooperativa Kaleidoscopio, interessati ad affrontare la questione con l’aiuto delle idee e delle competenze dell’Università di Trento.
A rispondere al loro appello, ecco l’iniziativa lanciata e raccontata dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università, che punta sul coinvolgimento di studentesse e studenti nell’elaborare soluzioni di impatto sociale originali e percorribili per il futuro della valle. Una sfida fra idee studentesche, che ha portato alla vittoria “Next Living per Val di Fassa”, progetto dedicato specificamente ad affrontare il tema dell’emergenza abitativa che si sente forte in valle.
Il progetto prevede l’acquisto e la ristrutturazione di immobili dismessi, offrendo affitti con uno sconto del 35% rispetto al mercato e la possibilità di riscatto dopo 5 anni, garantendo così stabilità abitativa. Il problema è sentito molto anche dai giovani.
Secondi i dati contenuti nell’analisi propedeutica al progetto, l’83% delle persone tra i 18 e i 40 anni non riesce ad accedere a un alloggio stabile in aree turistiche, «soprattutto se sei single, se lavori in valle e se non hai ereditato un appartamento dai nonni» commentano gli studenti che hanno lavorato alla challenge, Maria Lucia Pala, Andrea Contaldo, Daniele Benedetti, Maeva Di Matteo e Lavinia Nardi.
«Dai nostri sondaggi è emerso che il 90% dei proprietari di case preferisce affittare solo a turisti che garantiscono una remunerazione più elevata». Nel progetto è prevista una fase pilota, che si concentra su Villa Ombretta, hotel a Soraga di Fassa della Cooperativa Kaleidoscopio e individuato per sviluppare l’idea di Next Living. Si propone di realizzare dieci alloggi entro il 2027 per ospitare 15 lavoratori e lavoratrici locali.
«Un edificio che può diventare un simbolo di rinascita» commentano gli studenti. L’obiettivo successivo potrebbe essere quello di dare vita a una impresa, in grado di raccogliere capitale da investitori interessati per acquistare immobili dismessi, ristrutturarli e assegnarli a lavoratori e lavoratrici locali. Il progetto ha incontrato un primo interesse da parte di Cassa di Fassa Primiero e Belluno, Camera di Commercio di Trento, Intesa San Paolo (settore immobiliare), oltre a varie altre aziende e cooperative. A loro gli studenti presenteranno a breve l’executive summary, per concretizzare il progetto.