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Roberta, Margherita, Andreina e Luca: chi sono i 4 giovani ricercatori oncologici che potrebbero cambiare il futuro della cura dei tumori

Il 4 giugno la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano celebra la Giornata della Ricerca e dei Ricercatori, un’occasione per raccontare i volti, i risultati e le sfide dell’oncologia. Non si celebra solo la scienza, ma anche il coraggio, la dedizione e la visione di chi lavora ogni giorno per sconfiggere il cancro. Perché dietro ogni studio, ogni laboratorio e ogni scoperta, c’è un unico obiettivo: restituire il futuro a chi lotta.

L’obiettivo di questa giornata è stato quello di accendere i riflettori sull’impegno quotidiano di oltre 700 ricercatori, 27 laboratori e 809 studi clinici in corso, e sulla passione di chi lavora per dare risposte concrete a un bisogno autentico: vivere.

Protagonisti assoluti sono stati i vincitori del Premio Giovani Ricercatori 2024, riconoscimento assegnato agli under 35 che si sono distinti per originalità, merito e contributo scientifico. Ecco chi sono e che cosa stanno facendo per cambiare il futuro delle cure oncologiche.

Roberta Sulsenti, chi è e che cosa fa

Roberta Sulsenti

Roberta Sulsenti è ricercatrice sanitaria presso l’Unità di Immunologia Molecolare della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in collaborazione con The Open University (UK). La sua attività si concentra sullo studio del ruolo dei mastociti nella progressione del tumore alla prostata neuroendocrino e nei sarcomi dei tessuti molli, con l’obiettivo di identificare nuovi bersagli terapeutici. È titolare di un finanziamento istituzionale (Linea 3) e collabora con gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Supervisiona studenti e dottorandi, promuovendo un approccio multidisciplinare e collaborativo alla ricerca.

La sua area di ricerca

Nello specifico, studia il ruolo dei mastociti nel contrastare la progressione del carcinoma prostatico neuroendocrino (NEPC), una forma particolarmente aggressiva e resistente alle terapie. Il suo lavoro ha identificato un nuovo meccanismo attraverso cui i mastociti, tramite l’isoforma intracellulare di osteopontina (iOPN), rilasciano TNFα con effetto antitumorale. Questo processo è attivato dal legame tra i mastociti e la proteina SDC1 espressa dalle cellule NEPC. I risultati suggeriscono nuove prospettive per l’immunoterapia e l’uso di SDC1 come biomarcatore precoce.

Margherita Ambrosini, chi è e che cosa fa

Margherita Ambrosini

Margherita Ambrosini

EMily Butler Photography


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