Mercato auto fermo e in ventimila lasciano Volkswagen
Roma – Il mercato dell’auto si è bloccato. Dopo due mesi positivi, le immatricolazioni in Italia hanno registrato un calo a maggio, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una flessione da prefisso telefonico, meno 0,16%, ma il numero, che evidenzia la stagnazione delle vendite, preoccupa di più se letto in termini industriali e occupazionali per uno dei settori strategici, in piena crisi, del Vecchio Continente.
Il Centro Studi Promotor parla di stagnazione che accomuna l’Italia e l’Unione europea e sottolinea che le cose potrebbero peggiorare: l’acquisizione degli ordini a maggio è stata bassa per il 97% dei concessionari, mentre il livello delle giacenze di auto nuove presso le concessionarie è alto per il 45% degli operatori e l’affluenza di visitatori negli show room è bassa nel 95% dei casi. I livelli pre-Covid sono sempre lontani: se non si vende, non si produce e gli effetti sulla capacità produttiva si faranno sentire. Il quotidiano tedesco Bild scrive che sono già 20mila i lavoratori della Volkswagen che hanno accettato l’offerta dell’impresa e rassegnato le dimissioni. Numero circolato in un’assemblea dei lavoratori. Si tratterebbe solo di una prima tranche, perché l’obiettivo della casa di Wolfsburg è di arrivare a 35 mila posti in meno in Germania.


Tornando ai dati del mercato italiano, da inizio anno sono state vendute 722.452 vetture, con un calo dello 0,54% rispetto al 2024. La transizione verso l’elettrico procede lentamente: le auto solo a batteria raggiungono a maggio una quota del 5,1%, in aumento rispetto al 4,8% di aprile e al 3,6% del 2024. Anche le ibride plug-in crescono al 6,4% contro il 5,7% di aprile e il 3,3% del maggio precedente. E per il presidente di Anfia, Roberto Vavassori, «è fondamentale che i nuovi incentivi per l’elettrico previsti dal ministero dell’Ambiente con 600 milioni siano operativi presto».


Stellantis patisce. Ha immatricolato in Italia il 7,6% in meno del maggio 2024, con la quota di mercato scesa dal 30,3 al 28%. Il nuovo ad, Antonio Filosa, è tornato negli States per visitare altri siti dopo il tour che ha toccato Francia, Italia, Spagna e Germania. Filosa, prima di lasciare Rüsselsheim, ha sottolineato l’importanza della «collaborazione costruttiva con i sindacati tedeschi, che rappresenta un forte esempio di partnership da cui possiamo imparare e potenzialmente replicare in altri Paesi. Spirito di cooperazione essenziale per lavorare insieme verso un futuro di successo come un unico team Stellantis». Cala ancora Tesla, di oltre il 20%, mentre crescono le case cinesi, in particolare Mg e Byd, passata in otto mesi dallo 0,06 all’1,4% di quota.
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