Friuli Venezia Giulia

Serena II evo, gli studenti universitari annunciano il terzo prototipo per l’e-racing


Presentata oggi Serena II evo, la nuova monoposto elettrica dell’Università di Udine. Passa da 0 a 100 chilometri orari in 4 secondi; è più leggera, con 15 chilogrammi in meno rispetto all’anno scorso; più aerodinamica, grazie a un nuovo alettone posteriore in fibra di carbonio, e garantisce migliori performance e affidabilità.

La vettura

È il terzo prototipo progettato e realizzato dagli studenti del team multidisciplinare Uniud e-racing team. La vettura raggiunge i 120 chilometri orari, ha un motore da 80 chilowatt di potenza (circa 100 cavalli) e pesa 295 chilogrammi. Il valore del progetto è di circa 100 mila euro finanziati dall’ateneo e dalle 33 aziende ed enti che collaborano e lo sostengono con risorse e in componentistica. Invariati i colori della scuderia – bianco, blu e nero –, la vettura è pronta a scendere nuovamente in pista nei circuiti europei del campionato Formula student, nel quale la squadra corse, formatasi nel 2021, ha debuttato nel ’23.

Campionato Formula student

Il campionato Formula student vede ogni anno un centinaio di atenei di tutto il mondo sfidarsi nello sviluppo di veicoli a propulsione elettrica, o a combustione interna, completamente progettati e costruiti da studenti. Deriva dall’americana Formula Sae, ideata nel 1981 dall’Università di Austin (Texas). Le squadre universitarie partecipanti sono giudicate per la loro abilità nel progettare e costruire una monoposto competitiva e per la loro capacità di presentare efficacemente il progetto. Oltre alle ispezioni tecniche che verificano la conformità al regolamento, gli studenti prendono parte a prove statiche – analisi ingegneristiche ed economico-finanziarie – e a prove dinamiche, dove gareggiano con la vettura. La monoposto deve, in particolare, essere sufficientemente manovrabile da poter affrontare una gimcana e avere un’autonomia di almeno 22 chilometri. La sfida si svolge d’estate in diversi Paesi, una decina dei quali in Europa. La stagione 2025 vedrà il team dell’Università impegnato in tre appuntamenti internazionali: in Ungheria a metà giugno e fine luglio e all’autodromo Riccardo Paletti – in provincia di Parma – a metà settembre.

Gli aggiornamenti al prototipo

Il modello 2025 della monoposto è l’evoluzione tecnica e progettuale dei due prototipi precedenti. È una vettura a trazione posteriore elettrica, lunga 2 metri e 906 centimetri, larga 1 metro e 56 e alta 1 metro e 22, con un passo di 1 metro e 61. Il peso è stato ridotto a 295 chili, 15 in meno rispetto al modello 2024. È stata migliorata l’aerodinamicità con l’introduzione di una nuova ala posteriore in fibra di carbonio, ed è stato ottimizzato il rapporto di trasmissione (del gruppo riduttore/differenziale, riducendolo) per consentire migliori accelerazioni. Sono stati applicati nuovi sensori utili alla raccolta dati in tempo reale, e utilizzati modelli digitali avanzati (basati su dati raccolti in prova e tecnologie di machine learning) per simulare il comportamento della batteria e del gruppo propulsore e quindi ottenere in tempo reale previsioni affidabili sullo stato di carica della batteria.

Il team

Il progetto di una squadra corse nasce nell’ottobre 2021 da gruppo di studenti appassionati di ingegneria, motorsport e innovazione. L’e-racing team dell’Università, oggi, è composto da oltre 50 studenti provenienti da diversi corsi di laurea: ingegneria, informatica, economia e comunicazione. La squadra è suddivisa in sei reparti specializzati – telaio, dinamica del veicolo, powertrain, elettronica, aerodinamica, business e marketing: il team ha sede all’Uniud lab village, nel laboratorio Turbomachinery and energy systems, sotto il dipartimento di Ingegneria e architettura. Nel 2023 ha ottenuto l’Electronics development process award, grazie all’introduzione di un linguaggio di programmazione innovativo per la gestione delle centraline, mentre nel 2024 ha partecipato alla prestigiosa Formula student Germany, sfidando le migliori università europee sul circuito di Hockenheim.

“Superare le prove dinamiche”

Il responsabile scientifico del progetto, Luca Casarsa, ha sottolineato che “il principale obiettivo di quest’anno è completare con successo tutte le prove dinamiche, incluso l’impegnativo test di endurance, migliorando le prestazioni rispetto agli anni precedenti. I dati raccolti in gara, grazie alla nuova sensoristica integrata sulla vettura, ci permetteranno di consolidare alcuni aspetti progettuali per la vettura del 2026, a cui parte della squadra sta già lavorando”.


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