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Kiev: no di Mosca a cessate il fuoco e incontro Putin-Zelensky. Verso nuovo scambio prigionieri

È durato circa un’ora il secondo round dei colloqui di pace diretti tra Russia e Ucraina ospitati nella capitale della Turchia, Istanbul. Dopo la clamorosa azione in Russia, con la distruzione di circa 40 bombardieri strategici di Mosca, quello di oggi era il giorno atteso per capire il margine di manovra per arrivare a un’intesa L’agenzia di stampa russa Tass riferisce che per oggi non è prevista una ripresa dei colloqui, e che le delegazioni lasceranno la capitale turca.

Dopo avere partecipato ai colloqui con una delegazione di Mosca in Turchia, il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, ha spiegato che l’Ucraina si è posta tre obiettivi; un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Una tregua incondizionata sarà “la base per iniziare un negoziato”, ha detto Umerov . Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri mentre all’incontro tra i leader Kiev è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump, ha aggiunto.

Poi Umerov ha sottolineato che Mosca ha respinto la proposta di Kiev di un cessate il fuoco incondizionato e l’offerta di organizzare un faccia a faccia Zelensky-Putin.

Yermak: “Consegnata lista bambini ucraini che devono essere restituiti”

“Oggi, durante i negoziati a Istanbul, la parte ucraina ha ufficialmente consegnato alla parte russa un elenco di bambini ucraini che devono essere rimpatriati”, ha annunciato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. “Stiamo parlando di centinaia di bambini che la Russia ha deportato illegalmente, trasferito forzatamente o trattenuto in territori temporaneamente occupati”, ha sottolineato Yermak, evidenziando che “il ritorno dei bambini ucraini è parte integrante di una pace giusta e duratura e un elemento chiave di fiducia, la prima prova della sincerità delle intenzioni”. “Aspettiamo una risposta. La palla è nel campo della Russia. La vera buona fede non si fa a parole, ma con i fatti. E ora è il momento di dimostrarlo”, ha afferma Yermak, ricordando che “a marzo, in un incontro a Gedda, abbiamo confermato la nostra disponibilità a un cessate il fuoco di 30 giorni con una componente umanitaria”.

Le attese della vigilia

Alla vigilia l’Ucraina si è detta pronta a «passi importanti» in nome della pace. «La delegazione ucraina è arrivata a Istanbul con un’agenda chiara e la volontà di compiere passi importanti verso la pace – ha affermato la fonte – Se (i russi) sono pronti ad andare avanti e a non ripetere gli stessi ultimatum, allora oggi potrebbero esserci buone e grandi notizie».


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