Veneto

Sfratti alle famiglie dell’ex Caserma Sanguinetti: residenti convocano conferenza pubblica

A Castello torna a crescere la preoccupazione tra gli abitanti dell’ex caserma Sanguinetti, dopo che nelle scorse settimane è stata notificata una lettera di sfratto alle otto famiglie ancora residenti nel complesso. La motivazione ufficiale è la “tutela della pubblica incolumità”, con riferimento allo stato conservativo dell’edificio. ma le famiglie, che hanno sei mesi di tempo per lasciare le loro case, dicono che è una giustificazione parziale: “Se è vero che l’immobile necessita di interventi strutturali, non tutte le sue parti versano in condizioni critiche, in particolare quelle destinate ad alloggio. E perché non intervenire a ‘porzioni’?”

Per venti persone torna un ennesimo capitolo di una vicenda che da anni alterna incertezze e timori. Già in passato avevano vissuto momenti difficili, quando l’area era finita al centro di un ambizioso progetto di riconversione turistica promosso dal gruppo francese Artea con apertura prevista per il 2029. La forte mobilitazione popolare aveva però portato a uno stop del progetto, con il Comune disposto a subentrare nella proprietà. Ma l’immobile figura ancora oggi nel piano di alienazioni dell’Agenzia del Demanio.

Il timore dei residenti è che lo sfratto non sia altro che il primo passo verso una nuova fase di speculazione immobiliare. Per questo è convocata un incontro pubblico dal comitato “Gruppo San Pietro e Sant’Anna”:

“Il Gruppo San Pietro e Sant’Anna organizza una conferenza stampa mercoledì 4 giugno alle ore 11.00 a Cà Farsetti in merito alla gravissima ingiunzione di sgombero trasmessa dal Demanio ai residenti dell’ex caserma Sanguinetti.
Il gruppo, che si è battuto dal 2022 per sottrarre il  complesso storico artistico e il suo valore archeologico, a una grande operazione di speculazione immobiliare che aveva al centro la società francese Artea, ritorna in campo e chiama a raccolta le associazioni, le forze politiche, i singoli cittadini, che hanno sostenuto quella battaglia, perché si rimettano  al fianco delle famiglie che il demanio vorrebbe allontanare per rendere appetibile per gli investitori  questo bene pubblico che rappresenta, tra l’altro, un fortissimo simbolo identitario per le cittadine e i cittadini di questa città”.

“Alla Conferenza Stampa saranno presenti Paola Somma, architetto, urbanista e ricercatrice indipendente; Filippo Maria Pontani, professore ordinario presso Università Cà Foscari; Laura Fregolent, professoressa ordinaria di Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università IUAV di Venezia”.


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