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Ai Nastri d’Argento Grandi Serie vincono M – Il figlio del secolo e L’arte della gioia

L’arte della gioia di Valeria Golino, dopo il successo ai David di Donatello, è tra i vincitori dei Nastri d’Argento Grandi Serie. Il capolavoro, tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza, viene premiato a Napoli, con il voto di 90 Giornalisti Cinematografici, come Miglior serie drama.

L’interprete Tecla Insolia, la straordinaria Modesta della serie, è la Miglior attrice protagonista. Con lei sono stati premiati Jasmine Trinca e Guido Caprino (Migliori attori non protagonisti). «Non sono ben cosciente di quello che sta succedendo», commenta la giovane attrice.

Il Miglior attore protagonista è Filippo Timi per Dostojevski dei fratelli D’Innocenzo. «I premi sono una rincorsa», ci dice l’attore, «avevo bisogno di un riscontro, soprattutto per la scrittura della serie. Mi piace citare sempre l’incipit della sceneggiatura: “In cielo un temporale feroce come un litigio tra fratelli”. Quando uno script inizia così… Questo premio è un regalo».

Un’altra protagonista di questa quinta edizione dei Nastri dedicati alle fiction tv è M – Il figlio del secolo, tratta dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, che è stata insignita del riconoscimento per la Miglior serie dell’anno. Un premio che va al collettivo artistico formato da Luca Marinelli, dal regista Joe Wright, dai produttori e dagli sceneggiatori.

Ai Nastri d'Argento Grandi Serie vincono M  Il figlio del secolo e L'arte della gioia

LUCIA IUORIO

Questi fantasmi! (Rai) di Alessandro Gassmann è il Miglior film tv. Il Nastro per la serie Commedia va a Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883 (Sky) di Sidney Sibilia con i talentuosi Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (Rivelazioni dell’anno), mentre la best Dramedy e la best Crime sono la seconda stagione di Tutto chiede salvezza (Netflix) e Avetrana – Qui non è Hollywood (Disney+) di Pippo Mezzapesa, con una straordinaria Vanessa Scalera nel ruolo di Cosima, moglie di Michele Misseri.

«Hanno ucciso l’uomo ragno racconta molto di me, oltre ad essere una storia universale», afferma Sidney Sybilia, «me ne sono accorto mentre la giravo». La serie dopo il successo su Sky avrà una seconda seconda e ultima stagione. «Tra tre settimane inizieremo a girare tra Pavia e Roma», ci rivela il regista, «racconteremo la nascita dell’album Nord Sud Ovest Est e l’ultimo atto della storia degli 883».


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