Nuoro. Estate amara per cento bambini: chiuso il centro “Dietro mamma non siamo”, genitori pronti alla battaglia
NUORO – Una doccia fredda si abbatte sulle famiglie nuoresi a pochi giorni dalla chiusura delle scuole e dall’inizio dell’estate: dopo quasi vent’anni di attività ininterrotta (dal lontano 2007), il tanto apprezzato centro estivo “Dietro mamma non siamo” chiude i battenti. La decisione, apparentemente legata a un mancato rinnovo della concessione da parte del Comune all’associazione che lo gestisce, ha scatenato l’indignazione di genitori pronti a dare battaglia.
Da quasi vent’anni, l’Associazione Genitori Ages fornisce servizi essenziali come accoglienza, mensa, doposcuola e campo estivo presso la Scuola Ferdinando Podda. Questa preziosa attività è stata resa possibile da una convenzione con “Dietro mamma non siamo” in cooprogettazione e con il benestare dell’istituto scolastico. L’associazione ha avviato questo supporto fondamentale per i genitori lavoratori nel 2007, con l’autorizzazione del Comune, e i locali scolastici sono stati concessi specificamente per questo scopo. Tutte le attività sono sempre state condotte nel pieno rispetto delle normative. Tuttavia, dopo quasi due decenni, il Comune contesta ora all’associazione il mancato pagamento di affitto e utenze nel corso degli anni. Questa questione richiede un esame approfondito e non può giustificare l’interruzione improvvisa di un servizio così cruciale per le famiglie .
La chiusura del centro estivo rappresenta un vero e proprio boomerang per una città che, con un grido silenzioso, manifesta la propria carenza di servizi dedicati all’infanzia. “Dietro mamma non siamo” non era un parcheggio estivo per i più piccoli ma un’oasi di spensieratezza e apprendimento, un luogo dove circa cento bambini potevano godere di attività educative stimolanti, tra gite avventurose, laboratori creativi e giochi all’aria aperta. Ancora più grave, la chiusura priva anche bambini con disabilità di un prezioso spazio inclusivo, dove potevano interagire e crescere insieme ai loro coetanei.
La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno per i genitori, che con la fine dell’anno scolastico si trovano ora di fronte a un’emergenza logistica non indifferente: dove collocare i propri figli durante i mesi estivi? Il centro, strategicamente situato nel cortile interno della scuola primaria Ferdinando Podda, a due passi dai giardini di piazza Vittorio Emanuele, offriva un servizio vitale, dando priorità agli alunni dello stesso istituto per poi accogliere anche gli altri bambini della città. Ora, non solo cento famiglie si trovano in difficoltà ma anche una ventina di operatori del centro estivo rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
La chiusura di “Dietro mamma non siamo” non è solo la fine di un servizio, ma il sintomo di una più ampia disattenzione verso le esigenze dell’infanzia a Nuoro. I genitori, sentendosi abbandonati e privati di un supporto fondamentale, sono pronti a far sentire la propria voce. La battaglia per il futuro dei loro figli e per una città più “a misura di bambino” è appena iniziata.
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