Amal Clooney regina al Festival di Cannes (senza il marito George)
Le ultime notizie su di lei, uscite a fine aprile, parlavano di possibili problemi con l’amministrazione Trump: secondo il Financial Times, infatti, sarebbe finita nel mirino della Casa Bianca, che potrebbe persino impedirle il ritorno negli Stati Uniti. Oggi, però, Amal Alamuddin Clooney è sorridente. Si è presentata – un po’ a sorpresa – al Festival di Cannes 2025 in occasione della première del docufilm Stories of Surrender, dedicato a Bono Vox e agli U2, e ha illuminato il red carpet con la sua impeccabile eleganza.
Scollo a cuore, strascico discreto: in versione diva del cinema d’altri tempi ha monopolizzato il red carpet. Al suo fianco, stavolta, non c’era il marito George, impegnato in queste settimane su un set cinematografico. Lei ha scelto di esserci, in nome dell’amicizia di lunga data che unisce Bono e la famiglia Clooney intorno alla medesima visione della società: non una semplice frequentazione mondana, quindi, ma un legame fondato su valori condivisi e un impegno comune all’interno di importanti cause sociali e umanitarie.
Amal, avvocata e attivista per i diritti umani, rischierebbe sanzioni da parte del governo americano proprio per aver fatto parte di un gruppo internazionale di esperti che ha appoggiato all’unanimità i mandati di arresto della Corte penale internazionale contro il premier israeliano Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, oltre che contro tre leader di Hamas. George, inoltre, ha recentemente preso posizione contro Trump, che ha risposto su Truth Social. «È una star di Serie B, un politologo fallito».
In una seconda intervista, trasmessa sempre dalla CBS ma di tutt’altro tipo, George ha parlato pure del suo amore per Amal. «In oltre dieci anni di matrimonio non abbiamo ancora mai litigato», ha rivelato l’attore di Hollywood, che condivide con la consorte dal 2017 i due gemelli Ella e Alexander. «Mi sento così straordinariamente fortunato ad aver incontrato questa donna incredibile. Mi sento come se avessi vinto il jackpot, l’uomo più fortunato del mondo. Stiamo ancora cercando di trovare un motivo per cui litigare».
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