Ambiente

“Servono contributi veri per chi vive e lavora in montagna” – Mondo Agricolo

“Non bastano più parole e
dichiarazioni d’intenti: servono contributi reali e misure
strutturali per chi vive e lavora in montagna, altrimenti questi
territori continueranno a spopolarsi”. E’ l’appello lanciato dal
presidente della Cia Ascoli-Fermo-Macerata, Matteo Carboni, nel
corso dell’iniziativa regionale dedicata al futuro delle aree
interne e montane.

   
Al centro del suo intervento la necessità di rafforzare il
sostegno economico alle attività montane, a partire dall’aumento
dell’indennità compensativa a 600 euro per ettaro – con un tetto
massimo – e da una profonda revisione del regolamento sui
risarcimenti per i danni provocati dalla fauna selvatica, sempre
più presente e pericolosa per le coltivazioni e gli allevamenti.

   
Per Carboni, la chiave è riconoscere il ruolo centrale degli
agricoltori come imprenditori ambientali: “Chi lavora in
montagna presidia il territorio, previene frane e disastri
naturali, garantisce equilibrio ambientale. Non possiamo
permetterci di abbandonare questi territori: se non torniamo a
prendercene cura, anche le aree collinari e costiere ne
subiranno le conseguenze”.

   
Il presidente ha sottolineato come, nella zona centro-sud
delle Marche, alla marginalità storica delle aree interne si sia
aggiunta l’aggravante del terremoto, che ha accelerato lo
spopolamento e aumentato l’urgenza di interventi.

   
Tra le proposte avanzate a livello regionale, fiscalità di
vantaggio per imprese e commercianti, trasporti gratuiti per
tutti gli studenti (senza limiti ISEE), riduzione degli oneri
urbanistici per compensare il basso valore degli immobili e
incentivi stabili – non solo promozionali – per sostenere tutte
le attività economiche montane, non solo quelle agricole.

   

   

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