Marche

evacuato l’alberghiero di Loreto, allarme nelle classi e tra gli studenti


LORETO Un odore acre che si insinua nelle aule, studenti che tossiscono, occhi che bruciano, fastidi alla gola. È successo tutto in pochi minuti, ieri attorno a mezzogiorno, all’istituto Einstein-Nebbia di Loreto, dove una sostanza urticante dispersa nell’aria ha interrotto le lezioni e reso necessaria l’evacuazione provvisoria dell’edificio.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito dalla scuola, a scatenare il caos sarebbe stato uno spray al peperoncino portato da casa da uno studente e spruzzato di nascosto, presumibilmente all’interno del bagno al primo piano.

Le esalazioni si sono propagate in diversi ambienti, raggiungendo alcune classi: un paio di studentesse hanno accusato difficoltà respiratorie. Immediatamente il personale ha attivato le misure previste per l’emergenza: gli alunni sono stati accompagnati all’esterno e, per precauzione, è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. Nessuno, in base a quanto riferito, avrebbe avuto bisogno di essere trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti. Nel frattempo, sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno ascoltato alcuni insegnanti per ricostruire l’accaduto e raccogliere elementi utili a risalire al responsabile. Lo spray sarebbe stato usato in un’area non coperta dal sistema di videosorveglianza, rendendo al momento complessa l’identificazione dell’autore.

La notizia ha iniziato a circolare rapidamente nelle chat di gruppo dei genitori, generando un certo allarmismo. Alcuni si sono precipitati a prendere i figli, altri hanno atteso la conclusione delle lezioni, alle 16. Il dirigente scolastico, Francesco Lucantoni, attualmente all’estero per motivi personali, è stato informato in tempo reale dell’accaduto e ha seguito da remoto l’evolversi della situazione, in costante contatto con la scuola. «La situazione è stata affrontata con tempestività: sono state subito attivate le procedure di sicurezza previste. L’evacuazione provvisoria è servita a fare arieggiare i locali, mentre, a scopo cautelativo, è stato allertato il 118 per verificare l’entità del fastidio segnalato in particolare da alcune ragazze. Fortunatamente, nessuno ha riportato problemi seri e successivamente gli studenti sono rientrati regolarmente in aula. Al momento non è stato possibile individuare il responsabile. Purtroppo sono situazioni che, per quanto spiacevoli, possono accadere: non possiamo perquisire tutti gli studenti».

Gli episodi

L’episodio riaccende i riflettori su un disagio giovanile che, in forme diverse, si è manifestato anche di recente nel territorio. Sempre a Loreto, poche settimane fa, ignoti hanno divelto i tornelli dei bagni pubblici nei pressi dell’ascensore inclinato. Mentre a Castelfidardo, nei giorni scorsi, un ragazzino è stato accerchiato e derubato alle giostre da un gruppo di coetanei. Segnali differenti, ma che riportano al centro il tema del comportamento giovanile. Un richiamo che, pur lontano per contesto e gravità, evoca anche la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, innescata dall’uso improprio dello stesso spray al peperoncino, costata la vita a sei persone.




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