Lazio

Tor Bella Monaca, molestie e aggressioni sessuali su due ragazze. In manette maniaco 24enne

Sabato 26 aprile, fermata “Due Leoni-Fontana Candida”, quartiere di Tor Bella Monaca. La luce tiepida di fine mese si posa sui marciapiedi della periferia est della città, ma per una ragazza di vent’anni quella luce si spegne all’improvviso, inghiottita dall’ombra di un’angoscia che si materializza alle sue spalle.

È da qui che comincia l’ultimo atto di una sequenza inquietante, culminata con l’arresto di un 24enne albanese, ritenuto responsabile di almeno due episodi di violenza sessuale su giovani donne. Un predatore seriale, silenzioso e veloce, che sembrava sparire subito dopo l’aggressione, come se la città potesse inghiottirlo tra i suoi mille anfratti.

La ragazza, sorpresa mentre attendeva la metro, ha sentito solo un attimo prima che qualcosa non andava. Una mano rapida, violenta, l’ha palpeggiata nelle parti intime. La reazione, però, è stata istintiva, decisa: ha gridato, ha lottato, ha messo in fuga l’uomo.

Ma non era la prima volta che lo vedeva. Lo aveva già notato – e riconosciuto – pochi giorni prima, sempre lì, sempre con la stessa inquietante insistenza. Questa volta, però, non è rimasta zitta.

Il racconto ai Carabinieri

Poche ore dopo, con ancora addosso lo spavento, si è presentata alla stazione dei Carabinieri di Tor Bella Monaca. Non solo ha denunciato, ma ha fornito dettagli preziosi: il volto dell’aggressore, la sua corporatura, l’auto che guidava. Tanto è bastato per far partire un’indagine-lampo.

L’auto è stata trovata poco dopo, parcheggiata in via Partanna, angolo via Valledolmo. Chiusa, apparentemente anonima, ma monitorata. E infatti, poche ore dopo, il 24enne si è presentato per riprenderla. Ad aspettarlo c’erano i militari.

L’ombra lunga di un’altra aggressione

Dagli accertamenti è emerso che il suo volto corrispondeva anche alla descrizione fornita da un’altra ragazza, vittima di un’aggressione molto simile il 4 aprile.

In quel caso, una 23enne era stata colpita alle spalle, spinta a terra in via Augusto Casciani. Anche lì, mani che cercano di denudare, un corpo che resiste, l’aggressore che fugge. Stesso modus operandi. Stessa zona. Stesso orrore.

Il fermo e la convalida

Raccolti gli elementi, la Procura di Roma non ha esitato: per il 24enne è scattato il fermo con l’accusa di violenza sessuale.  Dopo la convalida, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.

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