Dalla colta Coimbra ai vigneti di Viseu alla scoperta della regione della Beiras
C’è un Portogallo che non si affaccia sull’oceano, ma che si mostra nella sua forma più autentica. Un viaggio che inizia da Coimbra, che conserva le più antiche memorie universitarie, continua nella laguna colorata di Aveiro, anche nota come la Venezia portoghese, e si conclude nella silenziosa Viseu, cittadina dai tesori d’arte circondata dai vigneti di Dão. Sono queste tre delle località simbolo delle Beiras, la regione centrale del Portogallo che si estende dall’Oceano Atlantico sino al confine con la Spagna e conserva un patrimonio di storia, cultura e natura. Sia Coimbra, sia Aveiro sono collegate con treni veloci con Lisbona e Porto, raggiungoibili all’Italia con voli diretti.
Coimbra, la più antica sede universitaria del Portogallo
Studenti in toga nera camminano fra le strade medievali mentre salgono e scendono dal centro storico di Coimbra, la sede della più antica e prestigiosa università del Portogallo, arroccata su una collina e sulle rive del fiume Mondego. È cosa assai comune incontrare gli universitari onorare i propri successi, specialmente l’ultima settimana di maggio quando si assiste alla Queima das Fitas, la festa accademica con cui si celebra la fine dell’anno accademico e l’inizio del mese prima degli esami finali. Allegria e goliardia invadono il centro storico della città, con un susseguirsi di eventi, tra cui il tradizionale rogo delle toghe, festeggiamenti, carri allegorici, serenate. Per ritrovare un po’ di silenzio occorre addentrarsi fra le sorprendenti sale della massima espressione del barocco portoghese, la Biblioteca Joanina, che accoglie i visitatori in un mondo di cultura che per secoli ha visto avvicendarsi universitari di ogni facoltà. L’edificio, in onore e memoria del re João V che ne autorizzò la costruzione, completata nel 1728, è suddiviso in tre piani che ospitano 60.000 volumi, datati dal XVI al XVIII secolo, e rappresentano il meglio di ciò che è stato stampato in Europa tra il XV e il XVIII secolo, alcuni libri possono essere consultati ancora oggi sul catalogo elettronico. Oltre alla biblioteca si consiglia di visitare il Palazzo Reale: costruito alla fine del X secolo, nel 1131 divenne la prima residenza reale portoghese, abitata dal primo re Afonso Henriques; nel 1544, durante il regno di Re João III, l’Università si installò n questo edificio. Altrettanto suggestiva la Cappella di San Michele, situata accanto alla biblioteca, vanta uno spazio armonioso, con uno splendido portico in stile manuelino, ed è nota soprattutto per gli azulejos che ornano la navata. Nell’ampio cortile dell’università si erge la simbolica Torre Cabra: alta trentatré metri, venne eretta nel XVIII secolo e prende il nome dall’antichissima campana che un tempo scandiva ogni momento della vita studentesca e della città. Capolavori dell’arte anche Sé Velha, la cattedrale vecchia; un imponente edificio del XII secolo in stile romantico, che conserva l’aspetto di una fortezza e al suo interno è decorata con i tradizionali azulejos. Sé Nova è invece la cattedrale nuova, i cui lavori iniziarono nel 1598 con i Gesuiti e terminarono un secolo dopo.
Aveiro, la Venezia a colori del Portogallo
È il colore a sorprendere appena giunti ad Aveiro, quello delle facciate liberty, dei moliceiros dipinti a mano. Questa città lagunare è un mondo sospeso tra mare e tradizione, la presenza dei canali che fiancheggiano incantevoli edifici Art Nouveau e su cui navigano i moliceiros, le barche tradizionali con fondo piatto utilizzate all’inizio del XIX per la raccolta delle alghe e che oggi trasportano i turisti, un’atmosfera che accosta facilmente la località portoghese a Venezia. Posizionata in una zona palustre ramificata, la Ria, che nei secoli è sempre stata al centro dell’economia locale per il pesce e il sale raccolto nelle saline, oggi l’area è stata al centro di una riqualificazione: i vecchi capanni usati dai pescatori, sono divenuti abitazioni in legno le cui facciate sono dipinte di colori vivaci. Il patrimonio del movimento artistico dell’Art Nouveau di Aveiro si riflette in ogni angolo della città, tra gli edifici più emblematici c’è quello dell’ex Convento di Gesù, che dal 1461 al 1834 ospitò un ordine di suore di clausura, oggi sede del Museo Arte Nova con l’elegante palazzo caratterizzato da muri ricoperti di piastrelle del XVII secolo. Un centro museale che invita i visitatori a riflettere sulla rivoluzione estetica Art Nouveau attraverso esposizioni temporanee ed una collezione permanente che spazia da dipinti a sculture, da oggetti in legno ad arredi e argenti, risalenti al periodo dal XV al XVIII secolo. Altrettanto simbolico della tradizione di Aveiro è il Mercado do Peixe, un luogo interessante per conoscere quanto la pesca sia un’attività fondamentale per la città, il pesce viene venduto quotidianamente in questo mercato cittadino che, al primo piano, vanta anche un ristorante dove assaggiare squisiti piatti di mare. Per una gita si consiglia, a nord di Costa Nova, la popolare località balneare di Aveiro, la Reserva Natural das Dunas de São Jacinto, una riserva naturale che sorge fra le dune di sabbia e, in un percorso ad anello di circa sette chilometri, offre postazioni per il birdwatching.
Viseu città d’arte circondata da vigneti
Tesoro nascosto del Portogallo interno, Viseu si rivela piano e silenziosamente a chi desidera scoprirla. Situata a 80 km da Aveiro, nel cuore della regione vinicola del Dão, nota per i rossi leggeri e fruttati, la città è circondata da splendidi paesaggi collinari. Con un centro storico medievale, un dedalo di vie che convergono verso la cattedrale, che si caratterizza per un armonioso ed imponente insieme di cui fa parte anche un grazioso chiostro rinascimentale e un soffitto a volta in stile manuelino. A fianco della cattedrale, situato nell’antica residenza episcopale Paço dos Três Escalões, il Museo Nazionale Grão Vasco, ospita le opere del talentuoso artista di Viseu, Vasco Fernandes (1475-1542). L’istituzione del museo è avvenuta nel 1916 per la volontà di custodire oggetti di valore dell’artista, come i preziosi dipinti della cattedrale. Il Museo ospita una collezione che comprende opere d’arte di vario tipo e cronologia; quella principale è costituita da una notevole serie di pale d’altare provenienti dalla cattedrale, da chiese della regione e da depositi di altri musei, tutti opera di Vasco Fernandes. Comprende anche oggetti figurativi e supporti originariamente destinati alle pratiche liturgiche (pittura, scultura, gioielli e avori, dal romanico al barocco) a cui si aggiunge un’importante collezione di pittura portoghese del XIX e XX secolo. Ad est della città il Parque du Fontelo, con una superficie boschiva di oltre dieci ettari, è il più grande spazio verde pubblico di Viseu, ideale per trovare il silenzio che caratterizza questa cittadina.
Source link