Società

Il borsino del Conclave: sale Filoni, scende Pizzaballa

Si dice che chi entra in Conclave papa ne esce cardinale. I nomi che circolano troppo nei giorni precedenti alla chiusura della Cappella Sistina non sono poi quelli che hanno davvero chance. Un’affermazione vera solo in parte. Che Ratzinger sarebbe stato il successore di Giovanni Paolo II era cosa per molti scontata. Le reazioni della piazza alle proclamazioni di Bergoglio e Wojtyla raccontano invece di uno stupore vero. Quasi tutti i cardinali preferirebbero non sentire pronunciare il loro nome in queste giornate in cui invece non si fa altro che toto-papa e sui social è diventato virale il video con la presentazione dei papabili come in una gara di Formula Uno.

Il favorito secondo i bookmakers è il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano con Francesco, seguito dal filippino Luis Antonio Tagle: 31% delle probabilità per il primo, 23 per il secondo. Poi l’unghesere Erdo, considerato nel fronte dei conservatori, il presidente della Conferenza episcopale italiana Zuppi e il ghanese Turkson.

Anche il pronostico di ChatGpt dice Parolin, Zuppi e Tagle. Nomi che sono da giorni sulla bocca di tanti. Forse di troppi. Basta una parola in più per fare la differenza in queste settimane. Ha fatto discutere quella che in Francia è stata vista come una campagna del presidente Macron per l’arcivescovo di Marsiglia Aveline. Non è detto che giovi l’endorsement che viene da fuori la Santa Sede. Dentro sono tante le voci autorevoli.

In una intervista al Corriere della Sera il Cardinale Ruini ha tracciato un profilo chiaro: un papa buono e insieme dotato di attitudine nelle questioni di governo perché il mondo è in una fase delicatissima. Nessuna preclusione sulla nazionalità, ma «gli italiani hanno il vantaggio di essere meno condizionati dalle loro origini. Sono più universalisti», ha spiegato.

Sembra tanto il ritratto di Parolin, ma sono altri due i nomi italiani quelli più sentiti nelle ultime ore. Sale il nome del cardinale Fernando Filoni, 79 anni, Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro. Si tratta di un uomo di grande diplomazia, oltre che, in passato, Sostituto e prefetto di Propaganda Fide. Durante la seconda guerra del Golfo fu l’unico ambasciatore occidentale a rimanere a Bagdad.

Forte presenza in Medio Oriente anche quella di Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. Da frate ha imparato l’ebraico e ha lavorato per il dialogo. Contro di lui giocano la lontananza «dai giochi interni alla curia romana» e l’età relativamente giovane: da 60enne non sarebbe un papa di transizione come molti si attendono dopo Francesco.


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