Napoli celebra 2500 anni di storia: ecco il cartellone di eventi
Da Totò a Croce, Napoli celebra 2500 anni di storia: ecco il cartellone di eventi che prenderanno il via il 26 e 27 maggio.
Napoli si prepara a celebrare il suo straordinario traguardo: i 2500 anni dalla sua fondazione. Un’occasione unica per raccontare al mondo la storia, la cultura, e l’anima di una città che, da sempre, rappresenta un crocevia di tradizioni, arti e conoscenza. Un programma di eventi, che si svilupperà nel corso dell’anno e partirà nel mese di maggio, avvolgerà Napoli come un’onda: un’onda che abbraccia la cultura, il teatro, la scienza e il dialogo tra i popoli. La metafora scelta è quella di una “N” che simula il movimento del mare, proprio a simboleggiare la forza e l’universalità che la città partenopea esprime da secoli.
A fare da cornice a questa iniziativa, un logo iconico, “Napoli Musa”, che accompagnerà il calendario delle celebrazioni. Il programma, presentato ieri (28 aprile) in Prefettura, si configura come una vera e propria “onda” di eventi che metteranno in luce la Napoli capitale della cultura, della diplomazia e dell’arte. Con un budget di sette milioni di euro, stanziati dal Governo, il cartellone si sviluppa lungo quattro principali linee guida: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione.
Da Totò a Croce, Napoli celebra 2500 anni di storia: ecco il cartellone di eventi
Le celebrazioni prenderanno il via il 26 e 27 maggio, con un vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo, che aprirà ufficialmente le festività. Il mese successivo, Napoli sarà al centro della scena internazionale con la “Biennale dei Patrimoni” (5-6 giugno), un’iniziativa UNESCO dedicata alla tutela del patrimonio culturale e archeologico, anche subacqueo. Subito dopo, la Rai ospiterà gli “Abu Rai Days” (12-13 giugno), un evento che coinvolgerà oltre ottanta emittenti di servizio pubblico e commerciali provenienti dall’Asia e dal Pacifico, confermando la città come un polo globale di scambio culturale.
Nel mese di luglio, l’Orchestra del San Carlo si esibirà a Yerevan, in Armenia, inaugurando il progetto “Diffusioni”, che vedrà l’integrazione della musica sinfonica, la lirica, il teatro e la danza napoletana. A settembre, il programma si concentrerà sugli studi di Benedetto Croce, con un progetto che esplorerà la storia della toponomastica napoletana, una riflessione sulla Napoli del XIX e XX secolo.
Gli appuntamenti di ottobre
Ma è ottobre il mese più ricco di eventi, con un omaggio speciale a Totò, il grande comico partenopeo, che vedrà il culmine il 4 e 5 ottobre con 24 ore di spettacoli teatrali non stop al Teatro San Carlo. In concomitanza, una mostra a Palazzo Reale ripercorrerà la carriera del “principe della risata”, che, come affermato dal regista Pupi Avati, merita una visibilità internazionale. Non mancheranno eventi di respiro geopolitico, con i “Med Dialogues” (15-17 ottobre), un importante appuntamento che vedrà la partecipazione di ministri degli Esteri da tutto il mondo, per discutere di temi vitali come la geopolitica e la sicurezza del Mediterraneo.
Sempre a ottobre, il Prix Italia (20-24 ottobre), il più antico concorso internazionale dedicato ai media, sarà ospitato a Napoli, attirando oltre cento operatori del settore provenienti da tutto il mondo. A dicembre, infine, la città ospiterà la presentazione del volume edito dalla Treccani, che raccoglierà saggi di esperti nazionali e internazionali sulla cultura napoletana.
Anche il Teatro di San Carlo sarà protagonista in queste celebrazioni, con una Mostra dei figurini teatrali in collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa, che racconterà l’evoluzione del design scenico nel teatro.
Il prefetto di Napoli Michele di Bari «Abbiamo messo su un programma di progettualità ambizioso e articolato»
«È stato un tour de force – ha dichiarato il prefetto di Napoli Michele di Bari, presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500 – ma abbiamo messo su un programma di progettualità ambizioso e articolato che darà un grande impulso al ruolo che questa città può giocare». Nessuna sovrapposizione con l’attività del Comune: «Col sindaco ci sentiamo più volte al giorno, il nostro interlocutore non è chicchessia ma la città di Napoli. Agiamo tutti nell’interesse di Napoli».
E, come sorpresa finale, uno spettacolo di droni regalerà un momento di pura magia visiva alla città. «Ci stiamo ragionando», ha commentato il prefetto, lasciando intendere che, come sempre, Napoli saprà sorprendere. In questo 2025, Napoli non sarà solo il centro di una festa del passato, ma una città che guarda al futuro, pronta a raccontare al mondo la sua unicità, la sua cultura e la sua forza.
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