Parlati re d’Europa. Oro nei -90 kg
Il re d’Europa parla italiano. Al collo di Christian Parlati splende un oro azzurro. Nella terza giornata di gare degli Europei di judo in corso a Podgorica, l’Italia non stacca i piedi dal podio (sesta medaglia). Soltanto nell’edizione di Maribor 2002 era arrivato un risultato simile.
Parlati: “Un oro emozionante”
Parlati domina la categoria -90 kg laureandosi campione d’Europa dopo aver superato cinque avversari. Nel suo primo importante appuntamento dopo i Giochi di Parigi, non parte da testa di serie, ma cambia subito le carte in tavola con una solida prova di carattere. Si impone con tre vittorie nette su Klen Kristofer Kaljulad (Lettonia), Alex Barto (Serbia) e Ivaylo Ivanov (Bulgaria). In semifinale, contro l’azero Murad Fatiyev, sono invece tre sanzioni a determinare la vittoria di Parlati, lanciato verso la finale per il titolo europeo contro il francese Maxime-Gael Ngayap Hambou, bronzo olimpico a Parigi 2024. L’azzurro mette a segno uno yuko grazie a un uchimata e prosegue subito in kansetsu waza, con una singolare esecuzione. È ippon e l’Italia ha un nuovo re d’Europa: suona l’inno di Mameli a Podgorica. Questo il commento al termine della gara: “È una grande emozione. Oggi mi sentivo bene e non ho nulla da recriminare sulla mia condotta di gara. Tra poco più di un mese ci sarà il Mondiale e la vittoria di oggi mi dà sicuramente una consapevolezza maggiore delle mie potenzialità”. Nulla da fare, nella stessa categoria, per il compagno di squadra Kenny Komi Bedel.
Esposito quinto negli 81 kg
Antonio Esposito è quinto nei -81 kg. Numero 5 del torneo, supera in ordine Bernd Fasching (Austria), Muhammed Koc (Turchia), cedendo poi nei quarti di finale all’azero Zelim Tckaev. Nell’incontro di ripescaggio supera Hrito Valkov (Bulgaria) con uno splendido sode-tsuri. La finale per il bronzo lo vede opposto al forte Mathias Casse (Belgio): un incontro ben gestito tatticamente dall’azzurro, che riesce a anticipare costantemente l’avversario. Ma al golden score, in una fase di ne-waza, il belga riesce a immobilizzare Antonio e marcare lo yuko decisivo.
Pedrotti e Stangherlin, niente medaglia
Giornata finita a mani vuote per Irene Pedrotti e Giorgia Stangherlin nei 70 kg. Entrambe vincono il primo round per poi fermarsi rispettivamente contro Margit De Voogd (Paesi Bassi) e Ai Tsunoda Roustant (Spagna).
Chyurlia sempre protagonista
Terza giornata di gara e terza finale per l’oro per l’arbitra Roberta Chyurlia, che ancora una volta si dimostra protagonista assoluta nella classe arbitrale a livello europeo e mondiale, dirigendo in maniera attenta la finale dei 70 kg tra l’ungherese Ozbas e la greca Teltsidou.
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