Caso Todde. Colpo di Scena: la Procura chiede l’annullamento della decadenza

La vicenda giudiziaria che vede coinvolta la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, registra un importante sviluppo. La Procura di Cagliari ha infatti chiesto l’annullamento della decadenza dalla carica, una delle sanzioni comminate dal collegio regionale di garanzia della Corte d’Appello, in merito alle irregolarità riscontrate nel rendiconto delle spese della campagna elettorale del febbraio 2024.

La conferma arriva dall’avvocato Benedetto Ballero, membro del pool difensivo di Todde, il quale ha dichiarato che la Procura, parte in causa nel procedimento in quanto materia elettorale, ha depositato le sue conclusioni, chiedendo di “annullare il decreto del collegio regionale di garanzia per la parte relativa alla sanzione sulla decadenza e confermare la sanzione pecuniaria nella misura inferiore che il collegio vorrà determinare”.

Il collegio regionale di garanzia aveva contestato alla governatrice irregolarità nel rendiconto, emettendo un’ordinanza-ingiunzione di decadenza dal consiglio regionale e una sanzione pecuniaria di 40.000 euro. La Procura, rappresentata dai pubblici ministeri Guido Pani e Diana Lecca, sembra quindi aver accolto parzialmente le argomentazioni della difesa di Todde, ritenendo eccessiva la sanzione della decadenza.

Un ulteriore elemento di novità è la necessità di ricostituire il collegio regionale di garanzia, a seguito del pensionamento della presidente Gemma Cucca, che era anche presidente della Corte d’Appello.

Il procedimento giudiziario, avviato il 20 marzo con la prima udienza, attende ora la decisione del collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario di Cagliari, presieduto da Gaetano Savona, prevista per il 22 maggio. In quella data, i giudici si pronunceranno anche sulla costituzione in giudizio per tutti i ricorsi, sia quelli ad opponendum che ad adiuvandum.

La richiesta della Procura di Cagliari rappresenta un punto di svolta nel caso Todde, aprendo nuovi scenari e alimentando l’attesa per la decisione finale del tribunale.