Iren, bilancio 2024 chiude con 212 milioni di utile: 31,5 i dividenti per il Comune di Genova. Biasotti entra nel cda
Genova. Questa mattina l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Iren ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 della società che vede un utile di oltre 212 milioni di euro. Di questi, 116 milioni saranno utilizzati per i dividendi degli azionisti: per il Comune di Genova la somma, in pagamento al prossimo giugno attraverso la controllato Fsu, arriva a 31.5 milioni di euro.
Con l’approvazione di questo bilancio relativo al 2024, si è concluso il mandato del Consiglio di Amministrazione in carica. Per questo motivo l’Assemblea degli Azionisti ha provveduto a nominare il nuovo Cda della società che rimarrà in carica per gli esercizi fino all’approvazione del futuro bilancio 2027. Oltre alla conferma di Luca dal Fabbro come presidente del cda, tra i consiglieri spicca la nomina di Sandro Biasotti, ex presidente di Regione Liguria e figura politica di spicco del centrodestra genovese e ligure, prima colonna di Forza Italia, poi confluito in Cambiamo! di Giovanni Toti, a sua volta confluito nel 2022 in Italia al Centro.
Gli altri componenti del cda sono: Moris Ferretti, Gianluca Bufo, Cristina Repetto, Paola Girdinio, Francesca Culasso, Giuliana Mattiazzo, Patrizia Paglia, Elisa Rocchi, Giacomo Malmesi, Stefano Borotti, Davide Piccioli, Elisabetta Ripa e Daniele De Giovanni.
“Sono onorato di avere l’opportunità di operare come Presidente di Iren anche per i prossimi tre anni – ha commentato Dal Fabbro, presidente esecutivo – Il mandato appena concluso è stato ricco di sfide che il Gruppo ha saputo affrontare con successo, non solo nella prospettiva evolutiva dei nostri business ma anche fornendo risposte puntuali a problematiche dal forte impatto per i nostri stakeholders, come la crisi energetica e la crescita generalizzata dei prezzi. Il Gruppo Iren ha registrato una crescita media annua dell’8% a livello di EBITDA, ha realizzato investimenti per oltre 3,1 miliardi di euro e ha distribuito dividendi agli azionisti per 430 milioni di euro. Questi risultati, uniti al consolidamento di realtà importanti come Egea, Iren Acqua, Sei Toscana, Sienambiente, ci permettono di guardare ai prossimi anni con fiducia, seguendo il percorso tracciato nel Piano industriale che conferma il modello multi-business della Società. Continueremo a lavorare con dedizione e impegno per raggiungere i nostri obiettivi, mantenendo sempre al centro i valori che ci contraddistinguono. Desidero ringraziare le nostre dipendenti ed i nostri dipendenti e dare un caloroso benvenuto ai nuovi membri del Consiglio di Amministrazione che con i loro contributi e competenze supporteranno la crescita continua del nostro Gruppo”.
I commenti
“È incredibile come il tandem Piciocchi-Bucci sia in grado di produrre così tante contorsioni verbali per difendere l’indifendibile, vale a dire la vergogna assoluta degli oltre 2,3 milioni che verranno corrisposti per i profumatissimi stipendi dell’ad di Iren Bufo, del presidente Dal Fabbro e del vicepresidente Ferretti – scrive in una nota stampa il senatore del M5s Luca Pirondini – Una pioggia di quattrini sfacciata, come è stato sfacciato l’anticipo dell’assemblea andata in scena oggi e inizialmente prevista per giugno. Quando, come tutti auspichiamo, Genova avrebbe avuto un altro sindaco. In fretta e furia i vertici di Iren, con la sponda dell’allegra brigata Piciocchi-Bucci, ha provveduto a blindarsi, oltre ad aumentarsi l’emolumento. In sostanza, i magnifici tre si sono di fatto autoassunti: se in futuro la nuova amministrazione comunale vorrà fare a meno di loro, si vedranno comunque garantiti tre anni di questi profumati quanto insensati stipendi. È giusto che i genovesi sappiano come vengono buttati i loro soldi. Mentre la città annaspa, questa lievitazione degli emolumenti dei vertici Iren stride con una città che sta davvero alle corde. Le parole del sindaco reggente e del governatore ligure non fanno altro che aggravare il quadro di questo festival dello spreco”.