Emilia Romagna

Avviate le operazioni di recupero del relitto del motopeschereccio naufragato

Sono partite all’alba di mercoledì le operazioni di recupero del motopesca “Fogar” semi-affondato nella mattinata di martedì nello specchio di mare davanti al porto di Rimini. Secondo i primi accertamenti da parte della Guardia Costiera, a provocare il naufragio avvenuto al rientro dalla pesca giornaliera, sarebbe stato un imprevisto ingresso di acqua nel locale apparato motore, le cui cause sono in corso di verifica. I militari hanno effettuato una specifica attività di supervisione delle operazioni condotte da professionisti incaricati dall’armatore, prima mediante la sistemazione di palloni di sollevamento da parte di operatore tecnico subacqueo, poi con delicata opera di rimorchio a mezzo di altre due unità navali, ed infine presso la banchina di sinistra del porto dove il peschereccio è stato alato per trovare ricovero e riparazione presso locale cantiere navale.

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Le attività, costantemente monitorate anche con l’impiego della motovedetta CP 2107 e del battello pneumatico GC B 143, si sono svolte senza riscontrare criticità di sorta, sia per quanto concerne la sicurezza della navigazione rispetto al traffico portuale in atto, sia con riferimento alla tutela ambientale degli specchi acquei interessati.

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