Tesla, il primo trimestre è un disastro: utile netto a -71%. Musk: “Mi dedicherò di più all’azienda”

Tesla ha registrato un utile netto nel primo trimestre 2025 di 409 milioni di dollari, con un calo del 71% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il fatturato totale dei primi tre mesi è sceso del 9,2% a 19,3 miliardi di dollari, ha fatto sapere l’azienda americana ieri nella sua relazione sui risultati. Il fatturato del settore automobilistico è sceso del 20% a 12,9 miliardi di dollari.

L’ancora di salvezza dei conti del primo trimestre sono stati i crediti per le emissioni alle case automobilistiche: dalla loro vendita Tesla ha ricavato 595 milioni di dollari, rispetto ai 442 milioni dell’anno precedente. Senza quelli, l’azienda avrebbe registrato una perdita netta nel periodo compreso tra gennaio e marzo. Azienda che, peraltro, ha attribuito questa performance negativa alla riduzione dei prezzi di vendita dei veicoli, al calo delle consegne e all’aumento delle spese operative. Come pure alla scarsità di scorte del suo bestseller Model Y, a causa del passaggio alla nuova versione del crossover nelle sue fabbriche in California, Texas, Germania e Cina.

In realtà, a pesare sull’andamento negativo delle vendite mondiali sono stati anche l’invecchiamento complessivo della gamma Tesla, sempre più incalzata dai costruttori cinesi che sfornano nuovi prodotti a ritmo incessante, e soprattutto l’attivismo politico dell’amministratore delegato Elon Musk.

Proprio Musk per la prima volta ha ammesso che “ci sono state delle delle reazioni negative per il tempo che sto dedicando al governo”, riferendosi al suo incarico di capo del Department of Government Efficiency, noto come DOGE. Dando ragione a chi, tra gli analisti di Wall Street, riteneva tale ruolo una distrazione e un danno per il marchio di veicoli elettrici.

In considerazione di questo, Musk ha fatto sapere che a partire dal mese di maggio dedicherà più tempo a Tesla e meno al suo ruolo di consigliere del presidente Donald Trump.