Veneto

Un Ponte Musicale tra Cremona e la Serenissima

Un simbolo tangibile della connessione storica tra Cremona e Venezia è giunto nella città lagunare, sotto forma di un violino unico, realizzato dall’Academia Cremonensis. Questo pregiato strumento musicale è stato ufficialmente donato alla Fondazione Casanova, che, a partire da settembre, inaugurerà il Museo “Giacomo Casanova” a Palazzo Zaguri, situato nel cuore di Venezia, a Campo San Maurizio, nel Sestiere San Marco.

Il violino, che sarà esposto permanentemente nelle sale del museo, non sarà solo un elemento di valore storico e artistico, ma anche un protagonista di eventi e concerti speciali, durante i quali verrà suonato in occasioni commemorative. Questo gesto rappresenta un rinnovato legame tra Cremona e Venezia, due città che, sebbene lontane geograficamente, hanno avuto un impatto decisivo sulla vita e l’eredità culturale di Giacomo Casanova.

Alla cerimonia di consegna, che ha visto la partecipazione di illustri rappresentanti, erano presenti Mauro Rigoni e Luca Binotto, rispettivamente presidente e consigliere della Fondazione Casanova, e Fabio Perrone, direttore delle attività culturali dell’Academia Cremonensis. Il momento culminante dell’evento è stato il concerto del Maestro Daniel Jankovic, diplomato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e membro dell’orchestra del Teatro La Fenice, che ha suonato il violino “Casanova”, conferendo un tocco di magia e di storia alla cerimonia.

La musica e, in particolare, l’arte di suonare il violino, hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita di Casanova, e sono state un vero e proprio sostegno nei momenti più difficili della sua esistenza. Nel 1746, infatti, quando si trovava in difficoltà economiche, Casanova decise di intraprendere la carriera di violinista. Nelle sue memorie, l’”Histoire de ma vie”, racconta che il dottor Gozzi, un prete che lo aveva preso sotto la sua protezione durante i suoi studi di Diritto a Padova, gli aveva insegnato abbastanza per permettergli di “raschiare il violino” in un’orchestra teatrale.

Fu proprio nell’orchestra del Teatro San Samuele, di proprietà della nobile famiglia Grimani, che Casanova suonò per oltre due anni. Gli Grimani, che diventarono i suoi tutori dopo la morte prematura del padre, furono una famiglia fondamentale nella sua formazione, e si narra che Michele Grimani fosse, in realtà, il vero padre di Casanova.

Ma la musica di Casanova non si limitò solo all’orchestra. Nel 1787, a Dux, Casanova incontrò il giovane Wolfgang Amadeus Mozart e il librettista Lorenzo da Ponte, con i quali intrattenne una conversazione che si dice abbia ispirato la stesura di Don Giovanni e, in particolare, del celebre “Catalogo”. Questo incontro evidenziò l’importanza della figura di Casanova nel panorama culturale dell’epoca, un uomo che, oltre alle sue avventure, aveva una profonda connessione con l’arte e la musica.

Il violino che ora si trova nel Museo Giacomo Casanova di Palazzo Zaguri rappresenta quindi un omaggio a questo aspetto musicale della sua vita. Con il suo arrivo a Venezia, l’oggetto diventa un ponte tra passato e presente, permettendo ai visitatori del museo di riscoprire non solo l’aspetto più noto di Casanova come seduttore, ma anche la sua dimensione artistica e musicale. In questo modo, il violino “Casanova” non solo celebra la figura di un uomo straordinario, ma diventa anche un simbolo del legame tra la città lagunare e la tradizione musicale di Cremona.


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