Società

Perché l’abito dell’addetta stampa di Trump, Karoline Leavitt, infiamma i social in Cina

Una rivelazione non da poco date le dure politiche commerciali protezionistiche dell’amministrazione Trump sul paese asiatico. In men che non si dica il post del diplomatico è diventato virale. E la carrellata di commenti è partita per la tangente. «Leavitt critica il Made in China mentre indossa un vestito di fabbricazione cinese, quanta ipocrisia? Classica mossa politica: incolpare la Cina, ma tenere i prodotti a buon mercato», ha scritto un utente. «Come fa Karoline Leavitt a gestire l’ironia schiacciante di battersi contro il Made in China mentre si pavoneggia in uno splendido abito di fabbricazione cinese sul podio della Casa Bianca?» osserva un altro. Non senza riaccendere i riflettori anche sul merchandising «Make America Great Again» di Donald Trump, che secondo alcuni sarebbe stato prodotto in Cina dal 2016.

Karoline Leavitt.

Karoline Leavitt.

Chip Somodevilla/Getty Images

Sul fronte opposto, i sostenitori del MAGA sono subito accorsi in difesa della funzionaria liquidando le accuse come un’errata identificazione, piuttosto che giocando la classica carta della contraffazione. «I cinesi sono noti per i vestiti contraffatti. È più probabile che abbiano copiato la giacca di un marchio di lusso», ha suggerito un utente. Mentre un altro incalza: «Quello che indossa è autentico e non quella scadente imitazione Made in Cina di cui parli. Roba falsa e losca».


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