Negata la collocazione di una lapide sulla facciata del palazzo comunale
Nell’80esimo anniversario della Liberazione, la sezione “Dario Serafini” dell’associazione nazionale partigiani, in collaborazione con lo Spi Cgil di Chieti e la Consulta Giovanile Comunale, con il patrocinio del Comune di Ortona organizza per mercoledì 23 aprile, alle ore 18, nell’auditorium del Polo Eden la presentazione del volume: “Le bande partigiane lungo la linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart” (Cerabona Editore).
La ricerca di Fabrizio Nocera nasce da una tesi dottorato in «Innovazione e gestione delle risorse pubbliche» (XXXI ciclo) dell’università degli studi del Molise. Il fondo, denominato Ricompart, contiene tutto il carteggio inerente le domande per il riconoscimento delle qualifiche di partigiano, patriota e di formazione partigiana. L’esame accurato dei carteggi del fondo, per quanto attiene al territorio considerato nella ricerca, ha permesso di mettere in luce lo spaccato delle bande in esso operanti e di ricostruirne le vicende resistenziali attraverso i documenti presentati alla commissione regionale abruzzese per il riconoscimento della qualifica di partigiano. La presentazione del libro sarà un’occasione per approfondire la conoscenza della Resistenza italiana in Abruzzo e Molise e per riflettere sul ruolo cruciale svolto dalle formazioni partigiane nella liberazione del Paese.
“A distanza di ottant’anni da quegli eventi, è necessario più che mai tramandare la memoria di quanto accaduto soprattutto verso le nuove generazioni – che poco conoscono di quel periodo – perché gli ideali di libertà, democrazia, giustizia, pace per i quali i giovani di allora si sono battuti e che sono alla base della nostra Costituzione Repubblicana, restino immutati e vengano preservati nel tempo. Con questo spirito – sottolineano dall’ Anpi – insieme a Spi Cgil di Chieti e consulta giovanile comunale avevamo chiesto la collocazione di una lapide – sulla facciata del palazzo comunale- a ricordo delle/dei concittadine/i che a vario titolo hanno partecipato alla Resistenza, ma con motivazioni riconducibili al “momento elettorale” il Commissario non ha accolto la richiesta. Ci domandiamo: quale forza politica o civica comunale potrebbe opporsi ad una simile iniziativa? Nell’Italia del 2025 c’è forse qualcuno che possa negare che se oggi viviamo in una democrazia compiuta, lo si deve all’apporto della Resistenza che è stato un movimento plurale che ha visto la partecipazione di liberali, cattolici, socialisti, comunisti, monarchici? Apporre quella targa sarebbe stato il giusto riconoscimento, verso quelle donne e quegli uomini, da parte dell’Istituzione che il Commissario rappresenta, che quella storia non è terminata con loro, ma che l’antifascismo di ieri vive oggi non solo attraverso associazioni come l’Anpi ma che è parte del nostro vivere comune. Celebrare il 25 aprile dell’ottantesimo della Liberazione, nella nostra città, senza quel riconoscimento è un pessimo segnale”.
Source link