Lazio

leader mondiali in Vaticano per i funerali solenni

La cerimonia funebre di Papa Francesco si preannuncia non solo come un momento di altissimo raccoglimento spirituale, ma anche come uno dei più significativi appuntamenti diplomatici e istituzionali del nostro tempo.

Capi di Stato, leader religiosi e rappresentanti delle principali potenze mondiali convergeranno a Roma per rendere omaggio a un Pontefice che ha segnato un’epoca.

Tra i nomi di spicco già confermati:

  • Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, sarà presente in rappresentanza di un fronte conservatore che pure ha avuto interlocuzioni complesse con il Papa argentino, ma che ne riconosce il peso storico.

  • Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, parteciperà in qualità di leader di una nazione laica ma profondamente legata alla tradizione cattolica.

  • Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, porterà il tributo di un popolo segnato dalla guerra, più volte al centro dell’appello alla pace di Papa Francesco.

  • Taiwan ha annunciato la presenza di “inviati speciali di alto livello”, una decisione che avrà certamente anche un risvolto diplomatico delicato, vista la posizione del Vaticano tra le ultime istituzioni occidentali ad avere relazioni ufficiali con Taipei.

Dal Sud America:

  • Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, accompagnato dalla moglie Janja, volerà da Brasília a Roma per rappresentare il Brasile, il paese cattolico più popoloso al mondo, profondamente toccato dalla figura di Francesco.

  • Anche l’Uruguay invierà una delegazione ufficiale, come comunicato dal ministro degli Esteri Mario Lubetkin.

  • Javier Milei, presidente dell’Argentina, ha confermato la sua presenza: un gesto forte e simbolico, che supera le frizioni passate tra i due e sottolinea il legame umano e culturale che unisce il Papa alla sua patria d’origine.

L’evento non sarà solo una commemorazione religiosa, ma un grande crocevia geopolitico e spirituale, in cui le differenze politiche e ideologiche sembrano per un giorno sospese, nel nome del rispetto per una figura che ha saputo parlare al mondo, credente e non.

Papa Francesco ha unito nella sua morte ciò che, in vita, ha cercato di tenere insieme con parole, gesti e coraggio: le periferie e il potere, la fede e la giustizia, il nord e il sud del mondo.

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