Sul consorzio Chieti-Pescara Marsilio mente o non sa
“A proposito dei fondi destinati all’Arap per i nuclei industriali dimenticando il consorzio Chieti-Pescara, Marsilio mente o non sa”, così l’onorevole Luciano D’Alfonso in risposta al presidente della Regione.
“Dice che non destina fondi al consorzio industriale Chieti-Pescara perché è in liquidazione. Ma cosa c’entra questo con la richiesta del sindaco di Chieti, Diego Ferrara? Le risorse del Fsc non sono attaccabili, tuttavia il sindaco chiede soldi per le strade, non per il consorzio: quindi Marsilio – se ha dubbi sul consorzio – può utilizzare una diversa stazione appaltante (il Comune o l’Arap, ad esempio, che pure hanno debiti ma gli Fsc e il Masterplan non sono pignorabili da anni). Tra l’altro, se fossero pignorabili i fondi, lo sarebbero anche quelli da lui citati per l’asse attrezzato – continua D’Alfonso -. Le risorse del Fsc non sono aggredibili se si determinano le procedure corrette. L’unico destino che questo governo regionale sta riservando ai fondi per la crescita e lo sviluppo è la perdita degli stessi, perché non ha messo in campo nulla. Per mettere a terra procedure ci vogliono idee chiare e visione rispetto alle priorità; chi viene da fuori non conosce le necessità. Sarebbe sufficiente che parlassero con la pur presente classe dirigente degli enti locali di centrodestra, e capirebbero che i problemi sono tanti e che quelle risorse che hanno in pancia da troppi anni fra 20 mesi andranno in un dirupo che non consente recupero. È inutile rispondere con le sciocchezze al sindaco di Chieti o fare i video da boscaiolo: bisogna graduare le priorità e assegnare le risorse, prendere decisioni amministrative e normative. Affinché queste vengano assunte c’è bisogno di conoscere le questioni e non di scantonare con comunicati giustificativi che – essendo pieni di niente – non comunicano niente. Il presidente romano afferma: il 63% delle risorse andrà in provincia di Chieti. Dimentica però di dire che, dei 100 milioni necessari e dei 40 richiesti da Arap per i propri nuclei industriali, ne destina soltanto 20, ma nessuno gli ha chiesto di non darli al consorzio Chieti-Pescara”.
“E sul punto è stato già smentito da Sospiri. I nuclei della provincia di Chieti sono i più estesi, producono il 70% del Pil di Arap e avrebbero necessità di almeno 50 milioni, oltre all’ammodernamento di impianti datati che ogni tanto la giustizia chiude per inefficienza. Questa vicenda va in parallelo con un altro caso singolare. Il 10 aprile scorso il dipartimento Sanità della Regione ha diramato l’ordine speditivo di bloccare le assunzioni amministrative nelle Asl per evitare che il cataclisma nel quale siamo piombati generi l’apertura di un dossier di commissariamento della Regione. Ciononostante, la Asl di Pescara ha provveduto a fare nottetempo ulteriori assunzioni amministrative. Si tratta di coraggio, spregiudicatezza o sfrontatezza? Si vedrà in seguito come qualificare questa condotta. Ma non è neanche lontanamente giustificabile il comportamento dell’ente regionale sulla condizione decadente del consorzio Chieti-Pescara. Lì ci vorrebbero risolutezza o sfrontatezza come quelle usate dalla Asl di Pescara per fare fronte al problema di cui sta soffrendo la viabilità delle zone industriali di Chieti e di Pescara, e non si può opporre una questione di pigrizia amministrativa. I fondi possono essere assegnati all’Arap oppure agli enti locali mediante l’istituto della convenzione, esistente dal 1990, con il quale si potrebbero comprare anche i pettini d’argento per le vergini di Santa Rosalia, mentre qui si accampano scuse per non fare lavori sulla sicurezza della viabilità in zone che producono reddito, economia e ricchezza territoriale. Quindi, delle due l’una – conclude l’onorevole -: o Marsilio prende gli abruzzesi per fessi, o è incompetente. In entrambi i casi, non vi sarebbe alcuna sorpresa.”
Source link