Sicilia

«Ho dovuto lasciare la mia casa perché piena di muffa e infestata dai topi per colpa dei condomini»

Può una dignitosissima casa trasformarsi in una topaia o peggio ancora in una latrina? È quanto accaduto a una pensionata catanese che abita, anzi abitava – perché costretta a lasciare il suo appartamento – in via Reitano 27, nella zona del Castello Ursino. Anna Maria D’Arrigo, 71 anni, si è rivolta al nostro quotidiano con un appello, tanto accorato quanto urgente, alle istituzioni: «Aiutatemi a riavere la mia casa, realizzata con i sacrifici di una vita. È infestata di topi (nella foto), blatte e scarafaggi e rischia di crollare a pezzi da un momento all’altro».

Una vicenda iniziata nel 2020

Da giugno del 2020, Anna Maria (invalida al 100% e costretta su una sedia a rotelle) fa i conti con una serie di copiose infiltrazioni d’acqua all’interno del piano rialzato dove viveva, prima di trasferirsi per ragioni di igiene, sicurezza e sopravvivenza a casa della figlia. In più occasioni ha chiesto e ottenuto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno constatato come le infiltrazioni d’acqua e la conseguente umidità fossero da ricondurre alla colonna (in eternit) dello scarico condominiale. E anche il Ctu, nominato per una perizia, ha individuato le stesse criticità, ma senza che il condominio – dopo numerose sollecitazioni – abbia mai provveduto a riparare il guasto e i danni nell’appartamento di Anna Maria.Ma ad aggravare la situazione c’è anche il cattivo funzionamento della rete fognaria ormai satura che riversa – proprio nell’appartamento della pensionata – acque putride e maleodoranti, melma e liquami.

Le denunce e gli esposti

Anna Maria ha anche sporto denuncia per l’immobilismo e il disinteresse dell’amministratore di condominio e – assistita dall’avvocato Carmen Lombardo – si è rivolta al Tribunale, ma nel 2023 il giudice ha rigettato il ricorso. Nel frattempo, ha subito anche il crollo del soffitto del bagno ed è stata costretta a lasciare l’abitazione. Nel 2024 oltre al danno arriva anche la beffa: perché il Tribunale accoglie il reclamo di Anna Maria e il condominio viene condannato non solo all’esecuzione dei lavori, ma anche al pagamento delle spese, ma i condomini oltre a disattendere l’ordine di eseguire i lavori, non provvedono a rimborsare Anna Maria: a cui, nel frattempo, è stata pignorata la pensione per poco più di quattromila euro di oneri condominiali. Inutili sono stati anche gli esposti e i solleciti a Comune e all’Asp che non sono mai intervenuti. «La mia assistita è disperata – spiega il legale – e la cosa peggiore è che noi abbiamo fatto giudizi e urgenza, abbiamo vinto una prima battaglia con un reclamo che ci è stato accolto, abbiamo una sentenza con cui si ordina all’amministrazione condominiale di eseguire i lavori, ma nulla è stato fatto. Abbiamo denunciato anche in procura lo stato in cui la signora è stata costretta a vivere, con tanto di fognatura che le scarica in casa, ma è stato tutto archiviato».




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