Toscana

Sicurezza in città e daspo urbano. Tanti “Zone rosse in aumento”, Scelgo Arezzo: “Più attenzione alla municipale”


Continua il dibattito sul tema della sicurezza in città. Dopo l’incontro dei consiglieri comunali di Scelgo Arezzo con i commercianti e i cittadini di via Madonna del Prato e delle zone adiacenti ai luoghi dove si sono verificati alcuni degli ultimi episodi di violenza è in atto un pubblico scambio di opinioni tra la vice sindaca di Arezzo Lucia Tanti e gli stessi consiglieri Marco Donati e Valentina Sileno che in particolare ha suggerito l’allargamento delle cosiddette zone rosse che sono quelle in cui le azioni dei violenti possono comportare l’emissione del daspo urbano.

A questo la vice Tanti ha risposto “È un procedimento già avviato. Espulsioni più facili e controlli più stringenti, prosegue la stretta sulla sicurezza. Più rigore grazie al Governo e alla collaborazione con le forze dell’ordine. Contenti della possibile convergenza dell’opposizione. Questo, nello specifico si articola insieme all’Arma dei carabinieri attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e con la Polizia municipale insieme ad Ascom per un controllo diffuso nel centro della città. L’opportunità di recepire le indicazioni del governo Meloni in questa materia prevedono anche il coinvolgimento del Consiglio comunale necessario per le modifiche del regolamento di polizia urbana e ci aspettiamo che queste modifiche abbiano il via libera di tutti i consiglieri e fa piacere che possiamo contare anche su una parte dell’opposizione. Rinnovo il ringraziamento a tutti gli operatori della sicurezza, polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, per il piano di tutela della nostra città messo in piedi in vista della festività pasquali e dell’afflusso turistico che si prevede consistente da qui alla fiera antiquaria di maggio”.

” Siamo pronti a collaborare – dicono Donati e Sileno – nell’interesse di Arezzo ma l’amministrazione dimostri di mettere in campo azioni concrete e una maggiore attenzione verso il corpo di Polizia Municipale”.

“Il vicesindaco Tanti ha ritenuto opportuno anticipare una nostra domanda sul tema della sicurezza, offrendo una sorprendente risposta ancor prima che la stessa venisse formulata. Un fatto che c’induce a pensare quanto l’argomento rappresenti un evidente nervo scoperto per l’amministrazione Ghinelli, che pure nelle due tornate elettorali precedenti ha fatto della sicurezza il proprio cavallo di battaglia. Anzitutto non possiamo non evidenziare come la risposta non provenga dal sindaco – titolare della delega alla Polizia Municipale e direttamente responsabile del tema in oggetto – bensì da un altro membro della Giunta, impegnata con altre ben onerose deleghe ma oramai abituata a riempire i vuoti di un primo cittadino sempre più distante dalla città. Una distanza che solleva interrogativi legittimi: è forse proprio questo disinteresse del sindaco Ghinelli a spiegare perché i nuovi agenti assunti negli ultimi mesi siano ancora sprovvisti della divisa d’ordinanza e costretti a operare con un abbigliamento ‘di fortuna’ che certo non li facilita nel proprio ruolo di garanti dell’ordine pubblico? Agenti di un corpo il quale, lo ricordiamo, sconta i ritardi nella costruzione della nuova sede e deve attualmente sopportare quelli inerenti gli interventi di manutenzione nell’attuale edificio di via Setteponti. Non chiediamo alla Giunta Ghinelli – e mai lo abbiamo fatto – di sostituirsi al Prefetto e alle forze dell’ordine ma teniamo a sottolineare come sia stata proprio questa amministrazione, ancor prima di essere eletta, ad aver promesso soluzioni in tema di sicurezza e PM che non è stata in grado di concretizzare. Quello che invece pretendiamo è una maggiore attenzione verso il corpo di Polizia Municipale e i suoi componenti che giorno dopo giorno, nell’esercizio delle proprie funzioni, sono spesso vittime di violente aggressioni che ne mettono a rischio l’incolumità. Apprezziamo l’invito a collaborare offerto dal vicesindaco Tanti ma teniamo a ricordare che il nostro sostegno alla Giunta non è venuto meno quando lo abbiamo ritenuto opportuno nell’interesse di Arezzo e degli aretini. Allo stesso tempo, tuttavia, non possiamo esimerci dal constatare che, nello specifico di questa complessa tematica, le azioni concrete tardano ad arrivare”.


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