Emilia Romagna

Settore delle costruzioni, il 2024 chiude con un timido segno positivo. Ma per il 2025 previsioni grigie


In base agli ultimi scenari economici di Prometeia (gennaio 2025), il settore Costruzioni in provincia di Rimini ha chiuso il 2024 con un aumento del valore aggiunto dello 0,3% e una contestuale crescita delle unità di lavoro (+3,7%). Per il 2025, le ultime previsioni indicano un’inversione di tendenza per quanto riguarda sia la ricchezza creata (‑3,2%) sia le unità di lavoro (‑1,8%). A fare il punto è la Camera di commercio della Romagna.

In provincia di Rimini, al 31 dicembre 2024, si contano 5.178 imprese edili attive, pari al 14,9% del totale (16,8% in Emilia-Romagna e 14,9% in Italia); rispetto a dicembre 2023 lo stock è aumentato (+1,7%) in misura maggiore di quanto si osserva nel complesso di tutte le attività economiche della provincia (+0,6%), con una variazione in controtendenza rispetto sia al dato regionale (‑0,5%) sia a quello nazionale (‑0,4%). In aumento dell’1,7% le imprese dedite ai “Lavori di costruzione specializzati” (sono il 74,7% delle imprese edili), del +1,7% anche le imprese del settore “Costruzione di edifici” (24,4% l’incidenza) e del +4,8% quelle di “Ingegneria civile” (0,8%).

Quasi la totalità delle imprese attive provinciali delle Costruzioni (il 95,9%) ha una dimensione media di 1,6 addetti; il 3,8% delle imprese ha una dimensione media di 16 addetti e le restanti (sono dodici) hanno mediamente 103 addetti. Il 63,4% delle imprese attive edili è costituito da ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 25,1%. Da evidenziare che, nelle Costruzioni, ben il 77,1% delle imprese attive è artigiana.

Gli stranieri rappresentano il 28,9% degli imprenditori del settore delle Costruzioni e ben il 42,2% dei titolari di impresa individuale; essi sono principalmente albanesi (39,5% del totale imprenditori stranieri del settore), rumeni (20,0%), macedoni (6,5%), svizzeri (4,0%) e marocchini (3,6%). Il 68,3% degli stranieri ha meno di 50 anni contro il 33,1% degli italiani.

Dalle indagini sulla congiuntura, condotte nel 2024 da Unioncamere Emilia-Romagna presso le imprese della provincia di Rimini operanti nel settore delle Costruzioni, emerge un andamento negativo (‑1,4%) del volume d’affari (fatturato) – elaborato come variazione media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti – più contenuto di quello regionale (‑2,3%).

Secondo i dati forniti dalle Casse Edili operanti in provincia, riferiti all’annata edile che va da ottobre 2023 a settembre 2024, risulta in aumento il numero totale dei dipendenti per i quali sono stati fatti versamenti presso tali organizzazioni (+1,6% rispetto alla precedente annata). Diminuiscono, invece, le ore versate dalle 1.075 imprese iscritte presso le Casse Edili, che si sono attestate a circa 5,9 milioni (‑6,1% rispetto al periodo precedente), e anche la media delle ore lavorate annualmente per dipendente (‑7,5%). Nel medio periodo, rispetto cioè all’annata edile 2018-2019, si osserva, invece, una sostanziale stabilità di tale indicatore.

Nel 2024 la Cassa integrazione guadagni autorizzata alle imprese della provincia di Rimini operanti nel settore delle Costruzioni registra un aumento consistente (+64,1% rispetto al 2023) che ha determinato valori superiori a quelli rilevati nel 2019. Sul totale delle ore autorizzate la Cig del settore delle Costruzioni incide per il 3,5%.

In ultimo, secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, la provincia di Rimini, nel 2024 (dati provvisori), ha fatto registrare, nel segmento residenziale, un aumento del 10,5% (su scala regionale +1,4%) in termini di numerosità di transazioni rispetto al 2023 (anno in cui era stata registrata una diminuzione del 13,4% rispetto al precedente) e una variazione del +26,8% nel confronto con il 2019. 


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