Mossa anti-Trump dell’Ue: funzionari in Usa solo con telefoni usa e getta

Psicosi, eccesso di zelo o forse il segno evidente che i rapporti tra Unione europea e Stati Uniti non sono più gli stessi. La Commissione europea ha deciso di distribuire telefoni e computer portatili usa e getta ai propri funzionari in missione negli Usa per evitare episodi di spionaggio. L’indiscrezione è arrivata dal Financial Times che ha sentito fonti interne all’esecutivo europeo.
Secondo questa nuova direttiva commissari e funzionari, che la prossima settimana voleranno a Washington per le riunioni dell’Fmi e della Banca mondiale, hanno già ricevuto le nuove linee guida. Per Bruxelles si tratta di un salto di qualità dato che un simile dispositivo è attivo per le missioni in Ucraina e Cina, dove l’uso dei normali dispositivi non è consentito per arginare il rischio della sorveglianza russa e cinese. FT scrive chiaramente che la decisione di trattare gli Usa come una potenziale minaccia alla sicurezza rappresenta il segno più tangibile del deterioramento dei rapporti tra le due sponde dell’Atlantico dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Un funzionario sentito dal quotidiano ha detto che i vertici di Bruxelles sono “preoccupati” che Washington “possa intromettersi nei sistemi” interni Ue. “La storica alleanza transatlantica è finita”, ha evidenziato un altro funzionario Ue al giornale britannico. Lo stesso esecutivo presieduto da Ursula von der Leyen ha confermato la nuova direttiva, ma si è limitato a dire che il servizio diplomatico Ue è stato coinvolto nella revisione. Luuk van Middelaar, direttore del think tank Brussels Institute for Geopolitics, ha detto a FT che sebbene Washington non si muova come Mosca o Pechino: “È un avversario che spesso usa metodi extra-legali per perseguire i propri interessi”. Già nel 2013, durante la presidenza Obama, scoppiò lo scandalo dello spionaggio americano ai danni del cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Scorrere le linee guida fa ripiombare in un’epoca che sembrava ormai passata. I funzionari in missione dovranno spegnere i telefoni alla frontiera, riporli in apposite custodie anti-spionaggio quando inutilizzati, e assicurarsi che i visti siano inseriti nei documenti diplomatici anziché nei passaporti nazionali. La decisione Ue arriva in un momento delicatissimo dei rapporti tra Bruxelles e Washington. In questi giorni il commissario Ue per il Commercio, Maros Sefcovic è impegnato in un nuovo round di colloqui per scongiurare l’escalation della guerra dei dazi proprio nella capitale statunitense.
Mentre tra il 21 e 26 aprile altri tre commissari (e relativi staff) sbarcheranno negli Usa: Valdis Dombrovskis, Maria Luis Albuquerque e Jozef Sikela. Tutti impegnati nelle riunioni primaverili del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale.
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