STOP ASSUNZIONI AMMINISTRATIVI, INTERINALI E CONSULENZE,BUCO SANITÀ: DIKTAT REGIONE ALLE ASL | Notizie di cronaca
L’AQUILA – Sospendere, immediatamente, e in “via cautelativa”, le assunzioni del personale amministrativo, stop ai rinnovi dei contratti a tempo indeterminato sia interinali che diretti, come pure all’attivazione di nuove consulenze esterne.
E’ questo il perentorio diktat da parte del direttore del dipartimento Salute della Regione, Emanuela Grimaldi e della dirigente del servizio risorse Umane, Marina Febo contenuto in una missiva inviata il 10 aprile scorso alle quattro Asl abruzzesi.
Il giorno prima del tavolo di monitoraggio interministeriale a Roma sul deficit della sanità.
Una stretta che sta già provocando polemiche: c’è chi è insorto in seno alle Asl perché la decisione perchè adottata senza precedente verifica. Infatti, alcune aziende che hanno privilegiato l’assunzione di medici ora con il blocco si troveranno senza amministrativi, le Asl che hanno fatto il contrario potranno invece assumere i medici. In questo senso si va ad aggravare un clima già teso per l’aumento della addizionale Irpef per coprire il buco della sanità nel 2024. Che secondo le risultanze del tavolo del 11 aprile non sarebbe sufficiente allo scopo. Riunione interlocutoria, l’ha definita l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, e i tecnici ministeriali hanno avanzato richiesta di chiarimenti.
Naturalmente, lo stop blocca anche i concorsi, tra cui quello dei 53 amministravi nella Asl provinciale dell’Aquila e nella lettera si precisa che il provvedimento si rende necessario “in attesa dell’adozione delle modalità esecutive per la realizzazione delle linee di intervento, finalizzate al contenimento della spesa sanitaria e fatti salvi gli adempimenti di legge e la garanzia dei Lea”.
La direttiva di Grimaldi e Febo (candidata di Fi alle regionali del 2019 ed ex consigliere comunale di Spoltore), altro non è che infatti l’applicazione di quanto stabilito, nella legge regionale 9, “Disposizioni in materia tributaria e sanitaria” approvata il 4 aprile scorso dal centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, nella concitata giornata in cui l’opposizione assieme ai sindacati ha occupato l’aula Spagnoli del consiglio regionale.
In essa è stato dato l’ok al sofferto e contestato aumento dell’addizionale Irpef, per incassare 42,5 milioni di euro necessari a coprire il deficit della sanità.
Con un emendamento, richiamato nella stessa circolare, e a firma del stesso Marsilio sono state però anche previste le “linee di intervento prioritarie” nei piani triennali delle quattro Asl, che prevedono “la razionalizzazione della spesa del personale amministrativo dell’azienda sanitaria locale, inclusa quella destinata al rinnovo dei contratti di somministrazione” , “la razionalizzazione della spesa per le consulenze esterne”, “l’efficientamento dell’utilizzo dei farmaci in osservanza delle prescrizioni del servizio farmaceutico regionale attraverso la programmazione centralizzata degli acquisti e delle misure di appropriatezza”, la “razionalizzazione dei processi di acquisto di beni e servizi con ricorso a strumenti di aggregazione della domanda e alla standardizzazione delle forniture”.
Tutte misure che dovranno essere messe in atto dai direttori generali delle Asl e la mancata attuazione costituirà “elemento di valutazione delle performance”.
Misure necessarie per mettere in sicurezza i conti della sanità, dopo che è stato a fatica appianato il deficit 2024 che ha registrato un tendenziale di 180 milioni di euro, con 99 milioni presi dalla cassa della Gestione sanitaria accentrata, 20 milioni di euro di tagli al bilancio, nel budget di tutti i dipartimenti, decisi nella manovra finanziaria di dicembre, i 42,5 milioni di euro dell’addizionale Irpef. Restano però per finire di colmare il buco, 18,5 milioni di euro, di cui non è chiara la copertura, e non si esclude una manovra aggiuntiva se non ci saranno le entrate extra tributarie attese e auspicate.
Nel tavolo di monitoraggio interministeriale di venerdì a Roma, sarebbe sato contestato proprio questo ultimo aspetto, con l’evidenza che l’aumento delle tasse non sarà sufficiente a coprire il deficit.
LA LETTERA ALLE ASL
OGGETTO: Legge Regionale 4 aprile 2025, n.9 recante “Disposizioni in materia tributaria e sanitaria”. Trasmissione e disposizioni.
Con la presente si comunica che, con L.R. 4 aprile 2025, n.9 recante “Disposizioni in materia tributaria e sanitaria”, che per comodità si allega alla presente, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato inter alia l’articolo 4 rubricato “Misure organizzative e di contenimento della spesa sanitaria”, in vigore dal 5 aprile u.s.
Detta disposizione prevede al comma 1 lett. a) e b), quali misure da prevedere per la copertura del disavanzo sanitario:
la “razionalizzazione della spesa del personale amministrativo delle Aziende locali, inclusa quelle
destinata al rinnovo dei contratti di somministrazione”;
la “razionalizzazione della spesa per le consulenze esterne”.
Pertanto, in attesa dell’adozione delle modalità esecutive per la realizzazione delle menzionate linee di intervento, finalizzate al contenimento della spesa sanitaria e fatti salvi gli adempimenti di legge e la garanzia dei L.E.A., si invitano le SS.VV., in via cautelativa, a sospendere l’avvio di procedure di reclutamento del personale amministrativo, incluse quelle relative al rinnovo dei contratti di somministrazione, nonché di consulenze esterne, a tutela di tutti gli interessi pubblici connessi.
Distinti saluti.
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