Sebastiano Visentin indagato per l’omicidio di Liliana Resinovich
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Sebastiano Visentin è indagato per l’omicidio di Liliana Resinovich. La notizia è stata diffusa ieri sera dalla trasmissione Mediaset “Quarto Grado” e confermata da altre fonti a Telefriuli. Lo scorso martedì sera la Polizia di Stato ha effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo. Titolare del fascicolo è la Pm Ilaria Iozzi.
Resinovich era scomparsa il 14 dicembre del 2021 dalla sua casa di San Giovanni, il corpo era stato trovato il 5 gennaio nel boschetto dell’ex Opp poco distante all’interno di due sacchi. In questi anni si sono succedute le dichiarazioni del marito, Sebastiano Visentin, e dell’amico Claudio Sterpin, con cui la donna si sarebbe dovuta incontrare proprio il giorno della scomparsa.
In un primo momento la Pm Maddalena Chergia aveva chiesto l’archiviazione. Il Gip Luigi Dainotti aveva però disposto un supplemento di indagine con una nuova perizia, affidata all’antropologa forense Cristina Cattaneo e ai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone e dell’entomologo Stefano Vani. Il documento ha escluso la possibilità del suicidio e ha anche precisato che “in via di elevata probabilità” la sessantatreenne è morta “nella mattinata del 14 dicembre 2021 entro quattro ore dalla colazione”. Cioè la mattina stessa in cui è scomparsa. Liliana aveva fatto colazione intorno alle 8/8.30. Era poi stata vista l’ultima volta alle 8.50, ripresa dalla videocamera di un autobus, mentre attraversa piazzale Gioberti, vicino a casa. Il 5 gennaio la donna era stata ritrovata con la testa in due sacchetti per alimenti, chiusi da un laccetto attorno al collo e il corpo in due grandi sacchi neri di quelli utilizzati per i rifiuti solidi, uno infilato dall’alto e uno dal basso.
Nel corso della trasmissione televisiva Quarto Grado è stato riferito che martedì scorso gli inquirenti avrebbero effettuato una perquisizione nell’abitazione di Sebastiano Visentin, durata ben 7 ore, e che non sarebbero usciti di casa a mani vuote.
Dopo l’esito della perizia della Cattaneo, Sergio Resinovich, fratello della vittima, aveva chiesto ancora una volta che la magistratura indagasse su Visintin, accusandolo di un coinvolgimento nella morte di Liliana. Ed era stato particolarmente circostanziato nelle sue accuse, indicando anche “familiari e persone che gli sono vicini”, in particolare “il figlio, sua moglie e la cerchia dei loro amici”. Aveva anche indicato un movente, parlando di femminicidio a sfondo economico con, in più, una volontà di ‘controllo’. “Solo lui aveva convenienza a far trovare il corpo – aveva aggiunto Sergio Resinovich – perché così entrava in possesso dell’eredità, di cui un terzo è stato dato a me, e rientrava anche nella reversibilità della pensione”.
Ora, come detto, la notizia che Sebastiano Visentin è iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della moglie. “Aspettiamo cosa i miei avvocati decideranno di fare, io ho massima fiducia in loro, sono a disposizione e spero che avrò la possibilità di parlare con gli inquirenti e rispondere alle domande che mi faranno”. Questo il commento di Visentin rilasciato a Quarto Grado.
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