Stellantis, consegne in calo nel primo trimestre dell’anno
ROMA – Per il primo trimestre 2025 consegne in calo del 9% per Stellantis rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La stima del costruttore è di 1,2 milioni di unità a livello globale. La flessione è del 20% in Nord America (82.000 unità in meno) e dell’8% nell’Europa allargata (47-000 in meno). Il terzo motore del gruppo nato nel 2021 ha registrato una crescita nelle consegne di 13 mila unità (+4%), trainato dal Sud America (+19%), dove la domanda è maggiore e il costruttore mantiene la sua leadership. Trend che ha più che compensato i cali in Medio Oriente e Africa, Cina e India e Asia Pacifico.


Con il termine consegne si identifica il numero di veicoli consegnati alla rete di vendita, ai distributori o direttamente dall’azienda ai clienti retail e alle flotte, che determinano la rilevazione dei ricavi di vendita. L’andamento delle vendite negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2025 – sottolinea Stellantis – ha visto Jeep Compass, Grand Cherokee e Ram 1500/2500 registrare ciascuno un aumento dei volumi superiore al 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A marzo 2025 la raccolta ordini retail ha raggiunto il livello più alto dal luglio 2023. Il calo in Europa – spiega l’azienda – è dovuto per due terzi ai veicoli non ancora lanciati nei segmenti A e B in sostituzione delle generazioni precedenti uscite di produzione alla fine del primo semestre 2024 e per un terzo al calo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri. Per quanto riguarda l’andamento delle vendite in Europa, la quota di mercato nell’UE30 nel primo trimestre 2025 è stata del 17,3%, con un aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al 4° trimestre 2024, che riflette in parte il contributo alle vendite dei recenti lanci di nuovi prodotti.


I progressi sul lato commerciale nel primo trimestre del 2025, spinti dal lancio di nuovi e rinnovati modelli, tra i quali Citroën C3 Aircross, Opel Frontera, Fiat Grande Panda, i Truck pesanti Ram 2500 e 3500, hanno consentito uno slancio positivo nell’acquisizione di ordini retail oltre a mantenere la normalizzazione dei livelli di scorte nella la rete.
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