Caiarossa, star de La Place de Bordeaux
Caia, ovvero la dea Gaia, la terra, e rossa, perché è il colore di alcuni suoli molto caratterizzanti, tipici dell’area di Riparbella: è qui che sorge Caiarossa, un angolo di Francia in Toscana. Siamo in Val di Cecina, a due passi da Bolgheri, Volterra, Pisa e Firenze, un po’ defilata dai territori che hanno fatto la storia del vino italiano eppure è qui che la famiglia Albada Jelgersam, proprietaria di Chateaux Giscours, rinomato Bordeaux nella denominazione Margaux, ha scovato un microcosmo che in 20 anni ha portato la cantina a diventare una delle star della Place de Bordeaux, la Wall Street dei vini, dominata storicamente dai top bordolesi.
Alla guida della tenuta ci sono oggi Dennis, Derk and Valérie Albada Jelgersma, hanno raccolto l’eredità del padre, Eric Albada Jelgersma, grande collezionista d’arte olandese, che nei primi anni del Duemila rimase fulminato da questo luogo: colline con mille esposizioni diverse e differenti suoli, un terreno che sale dai cento ai trecento metri e vigneti incastonati tra boschi, macchia mediterranea, olivi alberti da frutto. Il suo secondo investimento nel mondo dei Fine Wine, che ha dato vita a una nuova generazione di Supertuscans.

Caiarossa ha saputo fondere l’arte del blend francese alla biodiversità locale. Un matrimonio suggellato dal lavoro in vigna, secondo i principi della biodinamica e da tecniche molto accurate di vinificazione. La cantina, poi, è stata costruita secondo i principi del Feng Shui. I rossi sono il prodotto di punta. Caiarossa 2021, l’ammiraglia, approdata a La Place de Bordeaux nel settembre 2024, esce ora sul mercato italiano. Un blend di Syrah (30%) Cabernet Franc (20%), Merlot (16%), (16%) Sangiovese (10%) Petit Verdot (6%) Granache (2%). Ma non manca una pregiata linea di bianchi, a base di Viognier, Chardonnay e un 9% di Vermentino. Con una chicca, l’Oro di Caiarossa 2021, vendemmia tardiva di Petit Manseng in purezza, di grande freschezza.
L’articolo su Financialounge
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