Adwaith – Solas | Indie For Bunnies
Un doppio album da 23 tracce. Un documento di crescita letterale e creativa che accoglie diversi stati d’animo, e sfumature che incantano e incuriosiscono a ogni svolta sonora. Volendo, potremmo sintetizzare così l’uscita di “Solas”, nuova fatica discografica – pubblicata per Libertino Records – delle Adwaith. L’opera in questione, va a completare una trilogia iniziata nel 2018 con “Melyn” e proseguita con l’ottimo “Bato Mato” del 2022. Quello delle Adwaith è un indie-pop dorato che trasporta chi ascolta in universo glitterato e oscuro, come in una sorta di perenne ossimoro musicale.

Del resto, ci troviamo di fronte ad un lavoro che racconta le sfide del vivere quotidiano e le emozioni vissute dal trio gallese lungo il proprio percorso. Consapevolezza e radici, inni generazionali. E’ un po’ questo il mood atavico che si respira all’interno di “Solas” (Letteralmente, “Illuminazione”). Sì, insomma, le Adwaith hanno deciso di fare le cose in grande e ci sono riuscite. Poco da aggiungere. Bjork, i Cure, gli Abba, rappresentano solo alcune delle influenze che possiamo ritrovare all’interno dei brani che vanno a comporre la tracklist dell’album.
Per chi scrive, il trittico iniziale formato da “Planed”, “MWY” e “Tristwch”, mette subito in evidenza tutta la forza creativa di Hollie Singer, Gwenllian Anthony e Heledd Owen (questi i nomi delle tre musiciste britanniche), mentre la splendida “Sain” si affaccia dalle parti dello shoegaze d’alta scuola. E lo stesso discorso, se vogliamo, potremmo estenderlo pure al groove contagioso di “Gofyn”, una traversata tribale sul mondo intricato delle relazioni tossiche. La title-track, invece, è romanticamente struggente, con i suoi cambi di ritmo scintillanti e incisivi. Va da sé, naturalmente, che l’utilizzo della lingua gallese sia oltremodo fotonico, mentre le incalzanti linee di basso contribuiscono a rendere il disco uno dei progetti più interessanti di questo inizio d’anno.
La fine della suddetta trilogia, certo. Ma anche l’inizio di un nuovo cammino musicale che chissà dove trascinerà le Nostre. Quel che è certo, è che le Adwaith abbiano confezionato un album con i fiocchi. Un’impresa decisamente ardua se pensiamo al numero di tracce presenti. Epperò, dove c’è vera qualità, la quantità è solo un dettaglio. “Solas”, infatti, è uno di quei dischi che riescono ancora ad unire vision artistica e artigianalità sonora.
In parole povere, ci troviamo al cospetto di un lavoro che a definirlo sorprendente, correremmo il rischio di sottovalutarlo. Ascoltate gente, ascoltate.
Source link