la condanna unanime della politica
“Ora basta. Ogni giorno si registrano atti di intolleranza e aggressione ai danni delle donne. Non se ne può più. Il gruppo consiliare del Partito Democratico è fortemente indignato per quanto accaduto al Liceo Classico di Barletta”. Così la capogruppo Rosa Cascella e i consiglieri Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna, Adelaide e Massimo Spinazzola. “Questo ulteriore gravissimo episodio – affermano i dem – rappresenta un segnale preoccupante. Serve un impegno politico forte, affinché le relazioni tra uomini e donne, tra ragazzi e ragazze, siano sane e costruttive. Non possiamo arrivare a una contrapposizione che rischia di generare mostri, oggi o in futuro. Dobbiamo reagire. Siamo vicini ai ragazzi del Liceo Classico, che oggi, con grande coraggio, hanno dimostrato di non essere indifferenti e di saper rispondere anche a queste scritte ignobili, che devono essere rimosse immediatamente. Serve una reazione di tutta la città, è ora di dire basta”, concludono i consiglieri comunali.
Dal Consiglio regionale pugliese interviene con una nota la consigliera del M5S Grazia Di Bari: “Frasi sessiste, insulti volgari e perfino un vergognoso “Viva Turetta” sono comparsi nei bagni femminili del Liceo Classico “Casardi” di Barletta. Quando dentro una scuola compaiono scritte sessiste, insulti, e perfino frasi che inneggiano a un assassino, non si può chiudere un occhio. Non possiamo parlare di ‘ragazzate’ perché le parole hanno un peso e sottovalutare questi episodi vorrebbe dire non comprenderne la gravità. La migliore risposta l’hanno data gli studenti e le studentesse del “Casardi”, che hanno denunciato quanto accaduto e hanno dato una dimostrazione importante anche a noi adulti. Hanno alzato la voce. Si sono messi in piedi, davanti a tutti, e hanno detto No. No al sessismo, no alla violenza, no al silenzio. In un momento in cui l’Italia piange ancora due ragazze, Ilaria e Sara, uccise da uomini che credevano di avere il diritto di decidere della loro vita, la risposta di questi ragazzi è una lezione di dignità. Ci ricordano che indignarsi non basta. Bisogna esporsi. Bisogna reagire. Con la loro determinazione e il loro esempio le cose possono cambiare”.
Del medesimo tono il commento della collega consigliera regionale di Fratelli d’Italia Tonia Spina: “Studenti che inneggiano a Turetta, omicida di Giulia Cecchettin, scrivendolo sui muri del bagno della scuola offende profondamente non solo tutto il Liceo Classico di Barletta, ma un’intera comunità in un momento in cui tutti stiamo ancora riflettendo, e piangendo, le ultime giovani vite (Sara e Ilaria) diceva di amarle. Tutto questo fa riflettere molto su come la cultura dell’odio verso le donne e il sessismo sia penetrato profondamente nel mondo giovanile anche lì dove gli studi dovrebbero consegnare alla società giovani migliori a 360 gradi, non solo preparati negli studi classici e filosofici. Fortunatamente la manifestazione di oggi, davanti al Liceo più importante di Barletta, dimostra che gli autori sono isolati teppistelli che devono essere immediatamente individuati per essere più che puniti, educati al rispetto delle donne. Solidarietà alla preside, a tutto il corpo docente e ai liceali: il buon nome della scuola non deve essere messo in discussione per il gesto indegno di chi, speriamo, grazie al clamore della vicenda, ha capito di aver sbagliato. Sarebbe un bel gesto se, senza la necessità di essere individuato/i, chiedesse/chiedessero scusa a tutti.”
Anche l’europarlamentare Valentina Palmisano (M5s) condanna le frasi inneggianti a Filippo Turetta, ritrovate nel liceo a Barletta. L’europarlamentare riconosce il valore della reazione degli studenti che oggi hanno promosso un sit-in spontaneo per ripudiare ogni forma di violenza e discriminazione di genere: “Sono scritte volgari, disgustose, prive di ogni minima forma di rispetto verso le donne e che incitano alla violenza. L’esatto contrario di quello che dovrebbe essere una convivenza civile, soprattutto in luoghi come la scuola. Sono vicina alla dirigente scolastica, all’intera comunità di Barletta, ad iniziare dagli studenti del liceo Casardi. Oggi il loro ‘rumore’ è quello vero e sincero. Quello che ripudia la violenza e celebra sentimenti di pace e solidarietà. Il ‘rumore’ di ragazzi maturi pronti ad isolare chi ha offeso la memoria della povera Giulia”. “Fanno bene i ragazzi a chiedere supporto alle istituzioni, perché – aggiunge – occorre continuare a rafforzare un sentimento corale di contrasto ad ogni forma di violenza o discriminazione di genere”. “Ripartire dalla sensibilità dimostrata oggi dai ragazzi durante il sit-in spontaneo a Barletta ed avere fiducia nel lavoro degli inquirenti per identificare i responsabili devono essere – conclude l’europarlamentare Valentina Palmisano – le migliori risposte a quelle scritte cosi infamanti”.
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