Elezioni Università, Marianelli ufficialmente in campo: «Un ateneo che metta al centro la cura»
«Un’Università che metta al centro la cura»: è questo il principio alla base della candidatura del professor Massimiliano Marianelli che, martedì, con un comunicato ha annunciato ufficialmente la sua corsa al rettorato dell’Università degli studi di Perugia. In tutto a giugno ai nastri di partenza dovrebbero presentarsi cinque candidati.
La proposta «Costruiamo l’Università per il nostro tempo» è il fondamento della sua proposta, volta a rafforzare l’Ateneo, rendendolo più inclusivo, dinamico e proiettato verso il futuro. Marianelli ha sottolineato la necessità di un’Università che «si prenda cura della sua missione» e che sappia essere «un punto di riferimento per la società, un motore di crescita e un laboratorio di idee per il futuro». Al centro del suo programma la cura della formazione delle nuove generazioni, del valore pubblico dell’istruzione superiore, della qualità delle relazioni accademiche e dello sviluppo culturale e sociale della comunità.
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Il programma La proposta del candidato, che insegna Storia della filosofia, si articola su tre principi fondamentali: «Ascolto, partecipazione e programmazione». Marianelli immagina un Ateneo capace di «valorizzare il contributo di ciascuna e di ciascuno», semplificare le strutture organizzative e rafforzare la collaborazione tra studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti. Il valore del pubblico è visto come «spazio di ricerca, di relazioni e di crescita condivisa». Uno dei punti cardine del programma è il potenziamento della ricerca, con particolare attenzione all’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. Marianelli evidenzia l’importanza di «rafforzare la didattica, investendo nella qualità dei servizi per le e gli studenti e nella riqualificazione degli spazi», nonché di rilanciare la terza missione dell’Università, che necessita di un nuovo impulso dopo la pandemia.
Un traino L’Università deve essere un traino per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, valorizzando la produzione di conoscenza e innovazione. La ricerca, competitiva a livello nazionale e internazionale, deve essere sostenuta da «politiche mirate e infrastrutture adeguate», con l’obiettivo di attrarre talenti e finanziare l’innovazione. Marianelli sottolinea l’importanza della costruzione di reti locali, nazionali e internazionali per rafforzare il profilo dell’Ateneo e renderlo «uno spazio aperto al dialogo e alla crescita collettiva». Questo processo richiede un’organizzazione «snella e dinamica», con una governance inclusiva ed efficace, che affidi la crescita dell’Università alla valorizzazione delle sue componenti scientifiche e formative.
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Ascolto e dialogo La sua campagna si basa su un principio chiaro: «Un’Università che si prende cura nasce dall’ascolto e dal dialogo». Per questo, la comunicazione dovrà essere chiara, accessibile e inclusiva, con il coinvolgimento di tutte le componenti universitarie. Marianelli conclude ribadendo che le sfide del presente possono trasformarsi in opportunità di crescita, coniugando tradizione e innovazione, semplificando i processi decisionali e promuovendo una gestione trasparente e partecipata. Nel corso della campagna elettorale, il candidato incontrerà la comunità accademica per raccogliere idee e costruire insieme il futuro dell’Ateneo: «Non l’Università che voglio, ma l’Università che vogliamo».
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