A Euroflora 2025 sbarca l’innovazione: c’è anche il prototipo della serra spaziale di Franco Malerba
Genova. Sarà un’edizione di Euroflora all’insegna dell’innovazione e della tecnologia. Nel tripudio immaginifico di fiori e piante, Euroflora 2025 si apre, per la prima volta in assoluto nella sua lunga storia, alla tecnologia più sofisticata e all’avanguardia, naturalmente applicata all’ortoflorovivaismo.
Lo fa coinvolgendo Franco Malerba, il primo astronauta italiano e genovese a volare nello spazio, che a Euroflora presenterà un prototipo funzionale della sua serra spaziale, esito delle ricerche di SpaceV, spinoff dell’Università di Genova nel 2021, cresciuta attraverso due anni di incubazione (2022-24) nell’ESA BIC di Torino. Progettato alle dimensioni di un armadio tecnico all’interno della stazione spaziale Internazionale, questo prototipo anticipa l’obiettivo della concreta realizzazione di un’unità simile, qualificata per lo spazio, da portare in orbita e convalidare come carico utile della Stazione Spaziale Internazionale.
Questa tecnologia offrirà alla comunità scientifica un ambiente favorevole per sperimentare la coltivazione di piante nello spazio e aprirà la strada alla produzione alimentare vegetale anche a bordo di altre piattaforme spaziali future in orbita terrestre o sul suolo lunare. Il contributo di Space V all’esplorazione dello spazio è l’Adaptive Vertical Farm – AVF, una serra dall’architettura multipiano brevettata, che – variando dinamicamente la geometria dei ripiani di coltivazione in sincronia con la crescita delle piante – permette di raddoppiare la resa di produzione rispetto a una serra tradizionale a ripiani fissi. Le soluzioni utilizzate per la serra spaziale, potranno offrire spunti importanti per le serre a terra, applicazioni di coltivazioni ecosostenibili in ambienti climaticamente difficili o isolati come piattaforme petrolifere offshore e sommergibili. Appuntamento con SPACE V “La tecnologia spaziale per la produzione sostenibile di cibo vegetale” a giovedì 24 aprile, in sala Ginestra, nel piano ammezzato, dalle 16 alle 17:30 e ancora Giovedì 1° maggio in arena Roverella, dalle 16:30 alle 18.
La 13esima edizione della rassegna internazionale di piante e fiori, è arricchita dalla presenza dell’Istituto Italiano Tecnologico – IIT, pronto a stupire appassionati e visitatori con la dimostrazione di alcune delle tecnologie sviluppate nei laboratori di IIT, riguardanti sostenibilità, economia circolare e smart agriculture.
Primo appuntamento, giovedì 24 aprile a partire dalle 16 all’arena Roverella. Non potrà che affascinare i visitatori il robot sviluppato per la potatura di precisione delle vigne all’interno del progetto Vinum. Realizzato dall’unità di ricerca Dynamic Legged Systems di IIT in collaborazione con la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e inserito nell’ecosistema dell’innovazione RAISE. Il prototipo, dotato di un braccio robotico equipaggiato con telecamere e cesoie, è in grado di muoversi in vigna teleoperato a distanza tramite joystick e svolgere la delicata operazione della potatura invernale delle viti, effettuando tagli selettivi rispettando le corrette regole agronomiche indicate dagli esperti potatori. Iniziativa che si replica domenica 27 aprile con inizio alle 16.30 sempre all’Arena Roverella.
L’appuntamento dell’IIT in programma lunedì 28 aprile dalle 17.30 all’arena Roverella, è all’insegna delle bioplastiche prodotte a partire da scarti vegetali. Saranno descritte e mostrate soluzioni innovative per il recupero e il riutilizzo degli scarti di origine vegetale, sviluppate dall’unità di ricerca “Smart Materials” dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Si tratta di materiali costituiti da fibre naturali che, pur avendo proprietà meccaniche simili a quelle della plastica, a fine ciclo possono essere riassorbiti dalla natura, biodegradabili al 100%. È evidente l’altissimo potenziale di sostenibilità di queste tecnologie, che potrebbero sostituire tutta la plastica di oggetti che hanno una durata limitata (imballaggi, filiera del cibo). A questo filone si aggiunge anche la ricerca sui nuovi materiali per la purificazione e la desalinizzazione dell’acqua, possibili soluzioni a basso costo alla carenza globale di acqua dolce, utilizzabile anche come scorte per le acque irrigue.
Sabato 3 maggio all’Arena Roverella, con inizio alle 15 saranno presentati al pubblico i risultati relativi agli studi condotti dall’unità di ricerca Smart Bio-Interfaces di IIT su l’impiego di estratti naturali, tra cui gli scarti di vinificazione dei vigneti delle Cinque Terre, per contrastare lo stress ossidativo in diverse situazioni fisiologiche e patologiche :dall’infiammazione cellulare che porta all’invecchiamento precoce fino a situazioni più gravi come malattie neurodegenerative tra cui Parkinson, Alzhemier e Sclerosi. Lo stress ossidativo inoltre, rappresenta un problema specifico per gli astronauti.
La biosfera sottomarina di Nemo’s Garden è un’altra straordinaria novità tecnologica, un progetto scientifico visionario che applica tecnologie d’avanguardia alla coltivazione di piante terrestri sott’acqua. Per tutta la durata della manifestazione, i visitatori potranno osservare da vicino una riproduzione in scala reale della biosfera, esposta sui pontili galleggianti. Si tratta di un modello fuori acqua che consente di esplorarne i dettagli costruttivi e il funzionamento.
Nemo’s Garden è una fattoria subacquea unica al mondo, composta da biosfere trasparenti ancorate al fondale marino. Il sito pilota si trova al largo di Noli, in Liguria, con nove cupole posizionate tra i 5 e i 12 metri di profondità. All’interno, si coltivano piante come erbe aromatiche, fragole, insalate e fagioli tramite un sistema idroponico a circuito chiuso.
L’acqua dolce viene generata naturalmente dalla condensa interna, mentre il mare garantisce un microclima stabile. Il risultato è un ecosistema circolare, protetto e sostenibile, senza impatti negativi sull’ambiente.
Nemo’s Garden è molto più di una sperimentazione: è una visione concreta per l’agricoltura del futuro, già installata nel mondo e capace di offrire soluzioni sostenibili in aree con scarsa disponibilità di acqua dolce e terreni coltivabili. A Euroflora, il pubblico potrà toccare con mano il futuro dell’innovazione agricola, in un’esperienza affascinante che unisce tecnologia, natura e design.
Euroflora sarà un inno alla bellezza e alla sostenibilità con 154 giardini da tutto il mondo estesi su 85mila metri quadrati espositivi indoor e outdoor affacciati sul mare di Genova. Questo è lo spettacolo di Euroflora 2025, organizzata da Porto Antico di Genova, giunta alla sua tredicesima edizione, l’unico appuntamento italiano riconosciuto da AIPH International Association of Horticultural Producers. Da venerdì 24 aprile a domenica 4 maggio, nell’ex quartiere fieristico, oggi trasformato in Waterfront di Levante, grazie a un importante progetto di riqualificazione urbana firmato da Renzo Piano, saranno in mostra le eccellenze dei migliori florovivaisti italiani ed esteri, progetti innovativi di architettura del paesaggio legati alla sostenibilità ambientale, proposte turistiche “green” e tecnologie all’avanguardia direttamente dal mondo della ricerca, con la presenza dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Space V e Nemo’s Garden.
Punteggiato da origami alti 10 metri ispirati all’immagine delle vele spiegate, i visitatori si immergeranno in un itinerario coinvolgente e colorato, lungo 4 chilometri, che parte dal nascente parco urbano, entra nell’arena centrale del nuovo Palasport e prosegue negli spazi del Piazzale Mare e sul percorso espositivo galleggiante in Marina per approdare poi sui due piani del padiglione Jean Nouvel. Quattro “Arene” ospitano spettacoli, concerti, esibizioni di floral designer, e incontri con studiosi e personaggi di primo piano. Alla rassegna sono abbinati 254 concorsi per la valorizzazione delle eccellenze e della bellezza degli insiemi in esposizione, valutati da oltre cento esperti di settore nella giornata del 23 aprile. Sarà un giro d’Italia tra le migliori produzioni florovivaistiche made in Italy, con la grande partecipazione della Regione Liguria, passando dal Piemonte alla Toscana e alle Marche, dalla Campania alla Puglia e alla Sicilia con presenze collettive e individuali, università, parchi, e la partecipazione diretta del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
Tra le novità, il Museo Egizio di Torino con il Giardino del piacere, numerose le presenze internazionali, accanto alle Floralies de France e Nirp, spiccano le conferme del Jardin Exotique di Monaco con i suoi splendidi esemplari di piante succulente, della Spagna con Murcia, capoluogo del più importante distretto ortofloricolo iberico. Dal continente asiatico arriva la Thailandia e debutta il Bhutan, l’unico stato al mondo a misurare la Felicità Interna Lorda al posto del Pil. Per gli appassionati di bonsai, il maestro giapponese di fama internazionale Naoko Maeoka terrà lezioni quotidiane dal 26 aprile al 29 aprile. A Euroflora, negli spazi della Regione Liguria, si troverà anche una sezione dedicata ai grandi ibridatori. 150 gli eventi in programma negli 11 giorni di apertura: convegni, spettacoli, talk, presentazioni, laboratori e tanta, tanta musica.
Durante Euroflora, nei week end del 26-27 aprile e 3-4 maggio ci saranno i Rolli Days: si apriranno le porte dei palazzi nobiliari e di alcune tra le chiese gentilizie più ricche della città. Musei e parchi si aprono in tutta la città con esposizioni ed eventi speciali. Per questa e per tutte le altre informazioni