Terni, riparte l’asilo nido in via Campomicciolo. Spazio al ‘Leo Lionni’: «Inclusività e metodo educativo ‘misto’»
di Ma. Gi. Pen.
Metodo educativo ‘misto’ e inclusività. Questi i capisaldi che hanno guidato una giovane imprenditrice ternana nell’ideazione e realizzazione del progetto che sta prendendo vita in via Campomicciolo. Dopo la cessazione a dicembre 2024 del nido Montessori, la struttura riparte ed ecco l’asilo nido ‘Leo Lionni’. Le attività didattiche inizieranno a settembre 2025.


Asilo nido ‘Leo Lionni’ Terni Alina Meloscia a Umbria24 racconta il suo progetto: «Puntiamo all’innovazione, vogliamo portare in città un progetto diverso e far conoscere il metodo educativo ‘misto’. Secondo la pedagogia e le neuroscienze è il metodo che funziona di più per i piccoli e si basta sull’integrazione di vari metodi educativi scelti in base all’interesse di chi crea il progetto». La parola d’ordine è inclusività: «Ci tengo tantissimo – confida la proprietaria -. Il mio obiettivo è che non ci sia tra i bimbi in struttura differenza di genere, razza, lingua o religione. Credo che un asilo che sta aprendo adesso debba essere prima di tutto inclusivo».


Metodo educativo ‘misto’ Per quanto riguarda il metodo educativo ‘misto’ si spazia tra attivismo pedagogico da Dewey, il modello umanistico di Rogers, il metodo Montessoriano e il Metodo Reggio Children. Al centro del progetto diverse attività che verranno proposte ai piccoli, da 0 a 3 anni, tra le quali le letture ad alta voce: «Non a caso questo centro ha il nome di un grande autore e illustratore di libri per l’infanzia. Dal punto di vista emotivo leggere ad alta voce a un bambino/una bambina consente di entrare in contatto con le sue emozioni intime in compagnia di un adulto che lo/la sappia contenere e comprendere, oltre che rassicurare e fornire spiegazioni». In programma non ci sono open day, ma incontri privati per far conoscere la struttura alle famiglie interessate. «Il nido – chiosa Alina Meloscia – è aperto a tutti i bambini e le bambine ricchi/e solo delle loro differenze. Il bambino/la bambina come ogni persona ha il diritto di essere ascoltato/a nei suoi bisogni e nei suoi desideri. Nel nido si garantisce l’ascolto, l’attenta e minuziosa osservazione di ciascun individuo, per favorire il suo benessere e le sue sicurezze. Il nido si fa promotore di conoscenza sui temi della salute, della prevenzione e della sicurezza». In questo momento nei locali in via Campomicciolo è in corso il restyling della struttura, ma è già possibile iscrivere i piccoli alle attività didattiche che coinvolgeranno educatrici e pedagogiste.
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