Toscana

caos al Pronto soccorso. Donna arrestata


Prima le minacce: “vi ammazzo”, “vi taglio la gola”. Poi le ingiurie: “assassini”, “demoni”, “bastardi”. E infine le botte. È stata una notte da incubo quella tra il 24 e il 25 marzo al pronto soccorso dell’ospedale San Donato dove si è verificata l’ennesima aggressione ai danni dei sanitari e di un vigilante. Protagonista della vicenda una 45enne straniera, senza fissa dimora ma da tempo nell’Aretino e conosciuta alle forze dell’ordine, che nel cuore della notte – alle 1,30 circa – ha fatto il suo ingresso all’ospedale San Donato. La donna pare fosse già in stato di forte agitazione e non sono chiari i motivi per cui si è rivolta ai sanitari. Parole pesanti e gesti che hanno fatto temere il peggio agli infermieri e ai cittadini che si trovavano in pronto soccorso in attesa di ricevere le cure necessarie. 

Stando a una prima ricostruzione, la 45enne fin dal momento in cui ha varcato la soglia del nosocomio si sarebbe dimostrata aggressiva nei confronti degli infermieri che tentavano di avvicinarsi per capire di cosa avesse bisogno. Tanto che sarebbe dovuto intervenire un vigilante, che si occupa della sicurezza del pronto soccorso, frapponendosi tra degente e operatori. E proprio su quest’ultimo si sarebbe abbattuta una pioggia di pugni, calci e schiaffi. Colpi diretti alle braccia e alle gambe, che hanno provocato all’uomo lesioni e una prognosi di 4 giorni. 

Nel frattempo sono state chiamate le forze dell’ordine. Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia che si sono trovati di fronte a una situazione molto tesa. La donna sarebbe stata sedata una prima volta: ma i medicinali non avrebbero avuto effetto e anche di fronte agli agenti avrebbe continuato a proferire offese e minacce rivolte agli operatori. Poi sarebbe stata sedata una seconda volta. 

Al termine della movimentata serata la donna è stata arrestata in flagranza di reato: è accusata di lesioni nei confronti della guardia giurata, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. Difesa dall’avvocato Sara Barbanera. Sarà giudicata con rito direttissimo.


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