Politica

Al Pe una petizione contro la normativa italiana su Canapa e Cbd – Europarlamento

BRUXELLES – La commissione Petizioni dell’Eurocamera prende in analisi la petizione di un cittadino italiano sull’incompatibilità di parte del decreto sicurezza e della normativa italiana sulla Canapa sativa con le norme europee. Il testo, presentato da Mattia Cusani dell’Associazione Nazionale Canapa Sativa, denuncia il fatto che la leggi italiane e nella fattispecie l’articolo 18 del nuovo decreto sicurezza, che limita la coltivazione, trasformazione e commercializzazione della canapa, e dei suoi derivati come il Cbd, violerebbe i principi fondamentali del diritto dell’Unione europea. Le principali misure contestate da Cusani sono relative alle restrizioni alla coltivazione e commercializzazione della canapa, la vendita e il consumo di infiorescenze di canapa, anche in forma semilavorata o triturata, e di qualsiasi prodotto derivato, compresi gli estratti, le resine e gli oli. Tali restrizioni, stando alla petizione, violerebbero gli artt. 34 e 36 del Tfue, e rischierebbero di compromettere il mercato unico europeo, danneggiando la competitività del settore della canapa industriale Il firmatario denuncia inoltre che il decreto ministeriale del 27 giugno 2024, che classifica il Cbd come sostanza stupefacente, inserendolo nella tabella dei medicinali soggetti a prescrizione non ripetibile, ne limita la vendita. Secondo Cusani tali provvedimenti contravvengono alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, come la sentenza del 19 novembre 2020 (Causa C-663/18), che ha stabilito che il Cbd non è uno stupefacente. La petizione infine considera che le restrizioni imposte rischiano di avere gravi ripercussioni sul settore agricolo e industriale italiano, che coinvolge oltre 3.000 aziende agricole, numerose imprese di trasformazione e migliaia di lavoratori nel commercio e nella distribuzione.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »