Max Giusti: «C’è chi ha cercato di corrompermi per essere imitato»
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Sente che silenzio dentro l’Arcimboldi? I milanesi non applaudono, come farà a conquistarli? «No no, i milanesi applaudono, chi l’ha detto che i milanesi non applaudono?»Devi conquistarli però. «Ce la faremo, ce la faremo…»Max Giusti Giusti scalpita in vista del debutto milanese il 21 marzo al TAM Teatro Arcimboldi Milano indossando l’abito da mattatore con “Bollicine”.Aurelio De Laurentiis dice che lei lo educa con la sua imitazione. «Ma non è vero, lui è ironico, non vedo l’ora di incontrarlo».Mai incontrato quindi? «Prima della parodia, poi dopo non ho avuto modo. Mi aspetto una scudiciata, un po’ di ceci sotto le ginocchia ma sarà la sindrome di Stoccolma, non lo so, ma è una persona che stimo e poi la sua aneddotica mi ha sempre affascinato».C’è qualcuno che si arrabbia per le sue imitazioni?«Non lo so, insomma io cerco sempre di essere rispettoso con tutti. Poi sa dipende: ci sono alcuni momenti in cui ti fa più piacere avere la parodia. Alcuni provano a corromperti per avere la parodia, altri in cui magari non la vorresti. Io non le faccio mai per offendere ma solo per far divertire il pubblico. Ma non le faccio neanche a servizio dell’interessato.».Ma mai un politico? «Dovrei avere il contesto, il contenitore e la persona giusta. Comunquew guardate quello che sta per succedere a “GiallappaShow” e venite a vedervi soprattutto i De Laurentiis e Alessandro Borghese qui agli Arcimboldi».Parliamo di Bollicine. Ha detto che vuole conquistare Milano. «Dico che voglio conquistarla perché so che la conquisterò, so che può sembrare presuntuoso, ma lo spettacolo non è un debutto, lo conosco.Arriviamo per la prima volta qui a Milano e sono proprio nel pieno della mia maturità artistica. Spero solo di non emozionarmi, temo i primi 5-10 minuti, potrebbero essere un po’ più rischiosi. Arrivare agli Arcimboldi con lo spettacolo più bello che abbia mai fatto, potrei essere un po’ meno sciolto del solito nei primi minuti».Cosa ci ha messo dentro queste Bollicine?«Ho messo la contemporaneità, la schiettezza e tutta l’esperienza di uno che ormai ha 56 anni suonati e 40 anni di palcoscenico: nel primo spettacolo avevo 16 anni».Lei è un attore, fa teatro, televisione, conduce. E’ anche uno sceneggiatore, tra i suoi inizi ci sono delle commedie teatrali con Selvaggia Lucarelli,sua amica e anche fidanzata. E quindi questa poliedricità da cosa arriva?«Dal non volermi trovare un lavoro vero, di quelli dove ti sporchi le mani e dove ti svegli alle 6 del mattino».Canta e recita, le manca solo il ballo.«Milly Carlucci ci prova tutti gli anni ma sinceramente per il ballo non sono portato, sembro un orso che si muove, sono antiestetico. Ballando con le Stelle è un programma molto molto difficile, non ho proprio il tempo per poter essere così disciplinato da farlo bene». Cosa avrebbe fatto se non fosse diventato quello che è oggi?«Forse restavo nel negozio dei miei genitori. Da ragazzino volevo fare il barbiere o aprire una pizzeria al taglio perché sono tutte cose dove c’è poco investimento… oppure il benzinaio perché mi piaceva il mucchietto dei soldi che c’aveva senza pensare che poi ci doveva pagare la benzina».
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