Molise

Vannacci a Isernia detta la linea: “Riarmo inutile, soldati col colbacco a Roma ancora non ne ho visti” (VIDEO) – isNews

L’europarlamentare leghista in visita in Molise, invitato dal collega Aldo Patriciello, con tutta la delegazione Ue del Carroccio: “Si a delle forze armate inattaccabili, ma con tempi adeguati, raziocinio e razionalità. Trump? Una persona che mantiene le promesse. Per raddrizzare questo mondo il partito giusto c’è già”


di Pietro Ranieri

ISERNIA. “Non è un generale pacifista, è un generale razionale”: così esordisce l’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, in visita in Molise invitato dal collega Aldo Patriciello con tutta la delegazione Ue del Carroccio, in vista del Congresso regionale che si terrà domani a Campobasso. Il generale, critico sul nuovo piano di riarmo, ritiene che non ci sia un’emergenza reale, considerando che non ci sono soldati russi in marcia verso l’Europa e che i risultati dell’investimento nel riarmo si vedranno solo tra 6-7 anni. “L’emergenza non c’è. Questo strumento, questo boost nell’industria militare si deve per forza riferire a un nemico e a degli scenari strategici: ora, non ci hanno detto qual è il nemico e, qualora fosse la Russia, le misure macroscopiche di cui disponiamo non ce lo configurano come un nemico temibile”.

Per Vannacci, la Russia non solo ha una capacità militare inferiore rispetto all’Unione Europea, ma un Pil e un’industria molto più piccoli. “L’economia russa si basa all’80% sull’esportazione di materie prime e solo il 20% è manifattura. Lei immagino che non conosca nulla Made in Russia, no? Questo le dà per esempio la dimensione di quello che sono capaci di fare”. La guerra in Ucraina, in questo contesto, è vista come una continuazione di una strategia fallita: “La Russia è infognata nel Donbass, non riesce a prevalere su una nazione molto modesta come l’Ucraina e domani, secondo qualcuno, potrebbe invadere l’Unione Europea e arrivare sino alle coste dell’Atlantico. Sembra un po’ il solito feticcio, il solito spauracchio: prima era il cambiamento climatico che avrebbe dovuto ucciderci tutti, oggi invece sono i cosacchi russi che arrivano con le sciabole e dovrebbero invaderci“.

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“io sono il primo a dire che dobbiamo avere delle Forze Armate che siano inattaccabili – ha poi aggiunto Vannacci – dobbiamo produrre una deterrenza che sia funzionale alla nostra sicurezza, ma lo dobbiamo fare con i tempi adeguati e soprattutto con molto raziocinio e razionalità”. Questo in un contesto, ha sottolineato il generale, di guerra ibrida, con attacchi cibernetici e informatici. Ma questo non come una minaccia militare diretta con soldati in Italia.

La posizione della Lega, pur con differenze interne, è infatti contraria sia al riarmo che alla prosecuzione della guerra in Ucraina, in favore di una strategia più razionale e pacifica. Sul piano di riarmo della Von Der Lyen, però, il centrodestra italiano si è diviso. Spaccatura? “La sinistra se ne faccia una ragione – spiega Vannacci – questo governo andrà avanti sino al 2027. Non ci sono problemi, è chiaro che c’è una declinazione del pensiero politico diversa, ma questa fa parte della dialettica. Noi siamo orgogliosi della nostra posizione, come Lega siamo gli unici che nel panorama di centrodestra hanno votato ‘no’ sia al piano del riarmo sia alla risoluzione per l’Ucraina. Questo non perché siamo contrari all’Ucraina, ma perché ci si proponeva la prosecuzione di una guerra ad oltranza: e se dopo 3 anni questo non dà alcun risultato vuol dire che la strategia è stata sbagliata”.

Non è mancato un passaggio anche su Trump e le sue posizioni sulla guerra. “Intanto bisogna dire che è una persona che mantiene le promesse. In campagna elettorale aveva detto che voleva la pace sia in Medio Oriente chea tra Ucraina e Russia: in Medio Oriente siamo già a un ‘cessato il fuoco’, in Russia e Ucraina speriamo di esserci vicini. Mi sembra che dopo le le riunioni di Gedda e di Mosca, che stanno faccendo in queste ore, qualche cosa si muova e si arrivi effettivamente a una situazione di cessazione delle ostilità. Purtroppo – ha sottolineato ancora Vannacci – abbiamo un’Europa che a Strasburgo ha continuato a votare per la prosecuzione delle ostilità. Dovremmo porci qualche domanda: possibile che abbiamo qualcuno oltreoceano che sta lavorando per la pace e invece l’Unione Europea vota per proseguire la guerra ad oltranza?”. Questo mentre però il presidente Trump invoca ulteriori dazi, anche sul vino europeo: “Non mi sembra preoccupante. Il vino italiano che è venduto a New York se oggi è venduto a 20 euro e domani lo sarà a 25, lo compreranno comunque, perché è talmente buono ed è talmente un prodotto di eccellenza che i dazi non gli faranno un baffo“.

Tra meno di un mese, intanto, il Carroccio si riunirà in Congresso. E c’è già chi parla di un Vannacci vice di Salvini. “Io sono stato eletto all’interno della Lega, ho sempre militato come eurodeputato all’interno di questa bellissima compagine e adesso andiamo avanti tutti”. Nessun partito di Vannacci, quindi? “Io l’ho sempre detto che i partiti sono strumentali ai raggiungimenti degli obiettivi. E per gli obiettivi che ci siamo proposti, ovvero di raddrizzare questo mondo sotto sopra, un partito c’è già“.


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