Capoterra, il bando per l’inno è un flop: il maestro Rossano Puddu non ci sta – Cagliaripad.it
A Capoterra scoppia la polemica dopo il naufragio del concorso per il nuovo inno del paese. Un bando voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Beniamino Garau, che avrebbe voluto dotare il Comune di un brano rappresentativo della comunità da utilizzare in occasioni solenni. Il progetto però si è rivelato un flop: solo 3 candidature, tutte scartate dalla Giunta che ha considerato le proposte “non idonee a rappresentare l’identità della città”.
Un risultato che non è andato giù al maestro Rossano Puddu, musicista di lungo corso che aveva presentato la sua candidatura con il brano “Inno-Capoterra”, che nei mesi scorsi aveva raccolto larghi consensi sui social. Un canale da oltre 17mila iscritti e una canzone da 46mila click non sono però bastati a convincere i giudici del bando musicale.
“Penso che fosse possibile trovare un modo, con il rispetto per i partecipanti, per informarci del risultato” si sfoga Puddu, che ha appreso dal principale quotidiano regionale dell’esito del bando. “Se non mi avessi mostrato una persona, per caso, il giornale, sarei rimasto ancora nell’ignoranza di questo fatto”.
L’artista rivendica poi la lunga carriera alle spalle, secondo lui non rispettata dall’amministrazione. “Se qualcuno non sa di me è perché non è di Capoterra, o qualcuno fa finta di non saperlo”. Puddu incalza: “Certo, non a tutti possono piacere le mie canzoni, ma quando si tratta di certe regole musicali, so di non sbagliarmi.
Non mi importa che all’amministrazione non sia piaciuta la mia proposta. Fortunatamente, “loro” non sono Capoterra. Capoterra è un Popolo che mi rispetta, ama, ascolta le mie canzoni e quando mi incontrano si complimentano con il mio lavoro”.
“Sono orgoglioso di ciò che ho fatto e di ciò che faccio. Ho realizzato tanto in Sardegna non solo come artista, ma anche come insegnante, che avuto tanti studenti in città diverse, anche a Capaterra. Ma soprattutto, ho il più grande successo all’estero (Germania, Russia, Bielorussia, Usa, Kazakistan…)”.
Poi il ringraziamento a “coloro che mi amano, amano la mia musica e le mie canzoni”, ma “naturalmente non posso dire grazie all’amministrazione, non solo quella attuale, della mia città natale per il costante non supporto e per il valore che non ha mai dato, a me e ad altri artisti locali”.
E svela un retroscena: “Definendosi un mio amico, un membro di questa amministrazione mi ha detto prima delle elezioni (per ora non dirò il suo nome): ‘Rossano, sei un Maestro della musica, non ci sono paragoni, sei completo. Purtroppo la politica locale non ti ha saputo apprezzare, se alle prossime elezioni vinceremo noi, per chi ancora non ti conosce, avrà l’occasione di apprezzare tutto il tuo valore’. Eccolo, la sincerità e l’affidabilità delle parole dei politici, anche di quelli che ricoprono posizioni non particolarmente significative. Complimenti”.
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