Calcio violento – Bistecche, ossa, bottiglie e sassi, dagli spalti vola di tutto contro arbitro e calciatori
Bistecche, bottiglie, sassi, dagli spalti dei campi da calcio dell’Umbria vola di tutto contro arbitri, portieri e giocatori avversari e direttori di gara e guardialinee scortati dalle forze dell’ordine fin quasi sotto casa per evitare scontri. È successo di tutto nel corso dell’ultima giornata dei vari campionati dilettanti della regione.
E il giudice sportivo Fabrizio Domenico Mastrangeli, assistito dal rappresentante dell’Aia Fabio Fiordi, ha comminato sconfitte a tavolino, multe, squalifiche e disposto lo svolgimento a porte chiuse delle prossime partite casalinghe di diverse squadre.
CAMPIONATO ECCELLENZA
Una gara a porte chiuse per la Narnese calcio perché “al rientro nello spogliatoio che si trova sotto la tribuna dei tifosi della Narnese, venivano lanciati oggetti nei confronti dei giocatori della squadra ospitata (tra cui bottiglie di plastica con acqua, bistecche, ossa delle stesse, panini) colpendo anche l’assistente e provocandogli dolore”. La sanzione è stata determinata tenendo conto “delle plurime recidive della Narnese, essendole già state comminate varie ammende durante la corrente stagione”. Disposta anche l’ammenda di 1.500 euro.
Inibizione fino al 4 aprile per un dirigente della Polisportiva Pietralunghese “per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro”.
CAMPIONATO PROMOZIONE
Due gare a porte chiuse per il Cerqueto perché “dal 30º del primo tempo e sino al termine della gara i sostenitori insultavano gravemente l’arbitro e lo minacciavano ripetutamente di morte. Quindi, a fine gara, l’arbitro era costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine in quanto fuori dai cancelli erano presenti circa 40/50 sostenitori del Cerqueto in assembramento ostile, alcuni con le giacche sociali, i quali lo aspettavano minacciosamente; inoltre era stata posizionata volutamente una auto davanti al cancello allo scopo di non far passare i direttori di gara con la loro. Appena usciti dagli spogliatoi, mentre questi ultimi si stavano dirigendo alla macchina, i sostenitori del Cerqueto iniziavano ad insultarli ed a minacciarli nel modo sopra citato; inoltre una persona con la giacca del Cerqueto si avvicinava faccia a faccia all’arbitro e urlava di non scrivere niente di quanto accaduto, accusandolo di essere un disonesto ed un incapace. Allorquando le forze dell’ordine riuscivano a far spostare la macchina davanti al cancello e questo veniva aperto, entravano molte persone circondando la vettura dove si stava allontanando l’arbitro, continuando con le offese e le minacce e colpivano ripetutamente i finestrini e le portiere con manate e sputi. Con l’aiuto delle forze dell’ordine, arbitro e assistenti riuscivano a lasciare il parcheggio interno dello stadio ma, una volta fuori nella strada, la stessa auto di prima si rimetteva volutamente in mezzo al passaggio impedendo ai direttori di gara nuovamente di allontanarsi, dando così modo ai tifosi che li stavano seguendo a piedi di continuare nel comportamento sopra descritto. Solo grazie nuovamente all’intervento delle forze dell’ordine si spostavano sia le persone che la macchina e l’arbitro e gli assistenti si potevano allontanare ma sempre scortati, in quanto la stessa auto li seguiva abbagliandoli e suonando ripetutamente il clacson. Arrivati scortati al bivio per Gubbio ad alcuni chilometri dallo stadio mentre i carabinieri interrompevano la scorta, arrivava una macchina con alcuni tesserati del Cerqueto che suonava ripetutamente il clacson ed alcune persone applaudivano per scherno mostrando il dito medio fuori dal finestrino”. Per la società anche la multa di 1.500 euro.
Ammenda di 150 alla Nestor Calcio “per aver fatto esplodere durante la gara quattro petardi ed aver acceso alcuni fumogeni”.
Inibizione fino al 30 novembre per un dirigente del Cerqueto Calcio “in quanto veniva espulso per avere bestemmiato ripetutamente. Quindi, dopo la notifica dell’espulsione, minacciava gravemente l’arbitro. Successivamente, il … si posizionava in tribuna e continuava ad offendere l’arbitro sino al termine della gara. Infine, mentre il direttore di gara stava lasciando lo stadio scortato dai Carabinieri, il … offendeva nuovamente l’arbitro fomentando altri sostenitori al fine di non farlo allontanare”.
Inibito fino al 10 aprile un altro dirigente del Cerqueto perché “espulso per essere uscito dall’area tecnica portandosi fino a centrocampo protestando animatamente. Si applica una sanzione più contenuta in quanto il …, nei gravi fatti avvenuti a fine gara, è stato l’unico dirigente della società che ha cercato di proteggere l’arbitro e gli assistenti”.
Inibizione fino al 28 marzo per un dirigente del Castel del Piano “per reiterato comportamento protestatario nei confronti dell’arbitro”.
CAMPIONATO PRIMA CATEGORIA
Multa di 250 euro per il Lugnano in Teverina “per comportamento gravemente scorretto ed antisportivo da parte del pubblico che lanciava in campo un pallone allo scopo di interrompere l’azione degli avversari”.
Ammenda di 200 euro per il Costano “perché, al termine della gara un individuo entrava nel terreno di gioco e rivolgeva frasi irriguardose e lesive nei confronti dell’arbitro”.
Multa di 200 al Fabro Valdichiana “per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro per l’intera durata della gara”.
Sanzione di 100 per il Pontano “perché al termine della gara tesserati non identificati dall’arbitro rivolgevano ingiurie e minacce nei suoi confronti”. Si fa obbligo alla Società di risarcire i danni arrecanti alla macchina del direttore di gara.
CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA
Ammenda di 300 euro alla Ferentillese Asd “in quanto, nel corso di una rissa che ha avuto luogo alla fine del primo tempo tra le due squadre, un proprio dirigente non identificato colpiva con un pugno un giocatore della squadra avversaria”.
Multa di 100 euro all’Alfina Fabrizio Lupi “in quanto alla fine del primo tempo la squadra prendeva parte ad una rissa con quella avversaria”.
Ammenda di 100 euro per la U.S. Giove Asd “per lancio in campo di una bottiglia d’acqua senza tuttavia arrecare danno ad alcuno”.
Multa di 70,00 alla Asd Fontignano “perché a fine gara tifosi della società Fontignano accendevano una rissa con la tifoseria della squadra avversaria, subito sedata senza l’intervento delle forze dell’ordine”.
Ammenda di 70 euro per il Real Padule “perché a fine gara tifosi della società Real Padule accendevano una rissa con la tifoseria della squadra avversaria, subito sedata senza l’intervento delle forze dell’ordine”.
Multa di 60 euro alla Taulantet società sportiva “per comportamento offensivo dei sostenitori nei confronti dell’arbitro”.
Multa di 50 euro per la Polisportiva Gaifana “per comportamento offensivo dei sostenitori nei confronti dell’arbitro”.
Inibizione fino al 31 dicembre per un dirigente della Alfina Fabrizio Lupi “in quanto alla fine del primo tempo si intratteneva in un diverbio con un dirigente accompagnatore della Ferentillese e pertanto i due dirigenti venivano espulsi. A fine gara, all’ingresso degli spogliatoi mentre l’arbitro si apprestava a raggiungere il suo spogliatoio il … si posizionava all’interno dell’area spogliatoi e proferiva nei confronti dell’arbitro frasi offensive spingendolo con forza e costringendolo ad avanzare per non cadere in avanti”.
Inibizione fino al 15 aprile per un dirigente della Ferentillese Asd “in quanto veniva espulso per avere intrattenuto un diverbio con un dirigente accompagnatore della Alfina Fabrizio Lupi”.
CAMPIONATO JUNIORES UNDER 19 REGIONALI A1
Ammenda di 200 euro per l’Atletico Gubbio “per comportamento offensivo del pubblico nei confronti del portiere avversario verso il quale lanciavano piccoli sassi senza mai colpirlo”.
CAMPIONATO JUNIORES UNDER 19 REGIONALI A2
Sconfitta a tavolino per 0-3 per la Romeo Menti a causa degli insulti razzisti verso un giocatore del Fanello Calcio.
Dal referto risulta che il dirigente accompagnatore e l’allenatore del Romeo Menti hanno deciso di “ritirare la squadra dal campo di gioco al minuto 90°, quando sul risultato di 2 a 1 per Fanello Calcio Orvieto – erano stati ancora accordati 3 minuti di recupero, nonostante l’invito dell’arbitro a riprendere il gioco: la decisione del ritiro veniva motivata sulla base della manifestazione di solidarietà al giocatore della Romeo Menti offeso dalla tifoseria avversaria con frasi a sfondo razzista”.
Il giudice sportivo, pur richiamando la norma che indica nell’arbitro l’unico soggetto a interrompere la partita, ha valutato “nella loro estrema gravità” le “condotte della tifoseria del Fanello Calcio Orvieto”, ha ritenuto che “vi fossero le condizioni per condurla a termine”. Da qui la sconfitta a tavolino.
Il giudice sportivo ha deciso anche lo svolgimento di una gara a porte chiuse per il Fanello Calcio “in quanto al minuto 45 del secondo tempo, mentre un giocatore della squadra avversaria passava sotto la tribuna, veniva fatto oggetto di gravissimi insulti di stampo razzista da parte del pubblico riconducibile alla società Fanello Calcio”. Disposta anche una multa di 800 euro.
Ammenda di 80 euro al Petrignano “per comportamento offensivo del pubblico nei confronti dei calciatori della squadra avversaria”.
CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A1
Sei giornate di squalifica per un giocatore del Terni Football Club perché “dopo essere stato espulso a seguito di seconda ammonizione, iniziava ad insultare e proferire gravi frasi ingiuriose reiterate anche al termine della gara tanto che attendeva l’arbitro all’ingresso degli spogliatoi continuando ad insultarlo”.
CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A2
Quattro gare di squalifica per un calciatore del Superga 1948 “per aver insultato l’arbitro”.
Source link