Per i portafogli è l’ora della selezione
Da poco più di 15 a 25. È l’evoluzione nell’ultimo mese del Vix, indice sulla volatilità misurato in tempo reale, creato dal Chicago Board Options Exchange. Basta questo trend a capire il termometro del mercato, che nelle ultime settimane ha faticato a orientarsi soprattutto per via dei continui annunci arrivati dall’Amministrazione Trump. E, anche quando alcune minacce sono state ritirate, la volatilità non è rientrata perché è proprio il susseguirsi di annunci a creare uno scenario sfavorevole per chi investe. Come orientarsi, allora, in uno scenario di mercato tutt’altro che direzionale?
Focus sui bond periferici, mentre l’inflazione Usa rallenta il passo
Secondo Mauro Valle, head of fixed income di Generali Asset Management, è fondamentale isolare le notizie dai rumori di fondo. “L’annuncio di ingenti interventi fiscali da parte della Germania ha spinto i tassi dei bund dal 2,5% al 2,9%. La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di 25 punti base, senza alcun impegno predefinito”, sottolinea l’esperto. In questo contesto, è difficile determinare il nuovo livello di equilibrio per i rendimenti dei titoli di Stato, ma la società del Leone conferma una view positiva sui titoli dei Paesi periferici.
Rallenta l’inflazione negli Usa
Intanto notizie positive arrivano dai prezzi al consumo negli Stati Uniti. A febbraio l’inflazione si è attestata allo 0,2% rispetto al mese precedente, un decimo meno delle previsioni, dopo il +0,5% di gennaio. Il dato annuale ha rallentato dal 3% del mese precedente al 2,8%, con le attese per un lieve calo al 2,9%. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, anche in questo caso un decimale in meno delle previsioni. “L’andamento dei tassi Usa dipenderà dai rischi crescenti di rallentamento economico, dal futuro livello di inflazione e dalle notizie sulle decisioni sui dazi; dato l’elevato livello di incertezza, continuiamo ad avere una visione neutrale riguardo al reddito fisso americano”, aggiunge Valle.
Dopo lo storno dei mercati, opportunità di rivalutazione
Elena Baccani, senior business development manager di L&G, vede nell’incertezza attuale alcune opportunità. “Ci sono società che, grazie alla forza del loro brand, riescono a meglio sopportare l’aumento dei prezzi per i consumatori finali”. Qualche esempio? “Apple, Mastercard, Coca Cola, Disney, Hilton, Lvmh, Nike e Microsoft sono più resilienti della media di mercato”.
Alla luce di una politica fiscale che il presidente Usa intende portare avanti in maniera più accomodante, aggiunge Baccani, “potrebbero trarne vantaggio invece le società small cap Usa, che hanno il 90% dei ricavi in patria”.
Il tutto senza trascurare una quota in oro, asset rifugio per eccellenza. “Un’esposizione di questo tipo è possibile puntando sulle aziende minerarie, ovvero su quelle imprese che generano almeno il 50% dei loro ricavi dalla produzione di oro”. Questo approccio, rispetto all’esposizione diretta alla commodity fisica, spiega l’esperta di L&G, “offre una leva maggiore in caso di rialzo del prezzo, ma anche una copertura in caso di deprezzamento in quanto queste società generalmente hanno business diversificati”.
Infine la casa di gestione vede opportunità di ripresa per gli Etf tematici che nel 2024 hanno sofferto maggiormente in termini di flussi. “In particolare il filone legato alla trasformazione digitale, con il focus sulle infrastrutture, che rimarrà fondamentale per via della continua domanda di digitalizzazione e per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale”, sottolinea Baccani. “Il secondo è è focalizzato sull’acqua pulita. L’intelligenza artificiale, infatti, ha profonde implicazioni sul tema dell’acqua, basti pensare ai data center che alimentano i sistemi IA che dipendono dall’acqua pulita per mantenerli in funzione”, aggiunge.
Governare il passaggio di ricchezza attraverso la pianificazione
Nei prossimi 30 anni assisteremo a un enorme passaggio di ricchezza: 3.800 miliardi di euro verranno trasferiti alle nuove generazioni. Questo rappresenta una grande opportunità per il mondo della consulenza finanziaria, ma anche una sfida cruciale, secondo Paolo Fumo, direttore commerciale di Cnp Vita Assicura. “Occorre semplificare il linguaggio, rendere più accessibili i concetti assicurativi e costruire relazioni solide non solo con i clienti attuali, ma anche con i loro eredi e beneficiari”, sottolinea. L’assicurazione può giocare un ruolo chiave in questo processo perché non è solo uno strumento di protezione, ma anche un mezzo per garantire continuità, sicurezza e valore nel tempo. “Il futuro della consulenza dipende dalla nostra capacità di costruire fiducia e relazioni che durano oltre una generazione”, conclude Fumo.
Il ruolo dell’IA
Il rapporto tra intelligenza artificiale e consulenza finanziaria è al centro di Consulentia 2025, l’evento annuale organizzato dall’Anasf per riflettere sull’evoluzione del mercato e della professione. “L’IA può facilitare il lavoro del consulente finanziario, sicuramente non ne sostituirà il know how professionale e il valore del rapporto con il cliente”, racconta Stefano Manfrone, responsabile rete life banker di Bnl Bnp Paribas. “Nel nostro settore, l’IA e le sue potenzialità vanno esplorate, approfondite e applicate per agevolare la gestione di attività a minor valore aggiunto, liberando così tempo utile per intensificare la relazione con il cliente, che è il vero asset del nostro mestiere. Diventa fondamentale accompagnare i consulenti con una mirata formazione ed è ciò che stiamo facendo nell’ambito della nostra academy”, conclude.
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