Ustionato all’Ast in coma. Sequestri, indagini e scioperi: «Sicurezza sul lavoro è un diritto»
È in coma farmacologico all’ospedale Sant’Eugenio di Roma il giovane operatore Tapojarvi che lunedì sera è rimasto ustionato su gran parte del corpo a seguito dell’incendio del mezzo che guidava mentre era al lavoro all’acciaieria Arevdi-Ast di Terni. Le sue condizioni sarebbero molto gravi, la prognosi è riservata. Mentre la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per far luce sul grave incidente, arrivano in serie le razioni dei sindacati e del mondo della politica. Le Rsu di Tapojarvi hanno proclamato otto ore di sciopero in tutti i turni di lavoro per la giornata di martedì.
Rsu Fismic e Ugl di Arvedi-Ast «Le Rsu Fismic e Ugl di Arvedi Ast esprimono vicinanza e profonda solidarietà al lavoratore della Tapojärvi, vittima di un gravissimo incidente all’interno dello stabilimento Arvedi Ast di Terni, e alla sua famiglia – si legge in una nota -. Evento drammatico che ripropone con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, tema che non può essere affrontato con superficialità e soprattutto con separazioni tra le organizzazioni sindacali. Ci stupisce e ci rammarica che, di fronte a un fatto così grave, Fim- Fiom e Uilm abbiano scelto di intraprendere iniziative unilaterali, senza interpellare le scriventi organizzazioni sindacali presenti in Ast. La sicurezza sul lavoro non può essere terreno di divisioni, né di battaglie politiche tra sigle: deve essere, come fino ad ora è sempre stato, tema condiviso. Il sindacato in maniera unitaria deve garantire le tutele e la prevenzione per tutti i lavoratori. Negli ultimi anni, purtroppo, il trend degli incidenti mortali e gravi nei luoghi di lavoro non è rassicurante, dimostrando che la sicurezza è ancora considerata un aspetto secondario rispetto alle logiche di produzione e profitto. Questo è inaccettabile. La sicurezza deve essere una priorità assoluta e richiede l’impegno di tutti, aziende, istituzioni e sindacati. Le Rsu Fismic – Ugl chiedono con forza che si apra immediatamente un confronto serio con Arvedi Ast e con tutte le aziende dell’indotto per ridefinire un sistema di relazioni industriali, partecipato ed orientato alla prevenzione.
Le Rsu Fismic – Ugl chiedono che su questi temi non si proceda più in maniera unilaterale, ma che ogni iniziativa sindacale venga condivisa e discussa con tutte le organizzazioni rappresentative, per il bene di tutti i lavoratori. La sicurezza sul lavoro è un diritto di tutti».
Uil «Il gravissimo infortunio ieri sera nel sito Ast ci deve far interrogare su una situazione di necessario cambio di passo quanto a sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Sicurezza e salute che deve essere garantita dalle prassi nell’azione quotidiana e dalla trasparenza dei rapporti di lavoro – così in una nota il segretario regionale Uil Fabio Benedetti -. Quanto avvenuto ieri sera, invece, ci pone di nuovo di fronte ad un interrogativo: a che prezzo le vite umane sono appese alla fatalità e quanto questi episodi sono evitabili? Anche nel sito di Ast, come richiesto dai sindacati, si sta lavorando per un aggiornamento del Protocollo Salute – Sicurezza – Ambiente ma è necessario un cambio di passo, a tutti i livelli, per evitare situazioni che ormai non sono più degne di un Paese civile. L’Umbria, stando ai dati dell’Osservatorio Vega, conta già 4 decessi e diversi infortuni gravi: una strage che non può proseguire. Per questo lo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm per oggi è fondamentale, per dare un segnale e per sensibilizzare».
Provincia «Vicinanza e sostegno alla famiglia e a tutti i lavoratori di Ast» è espressa dal presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, anche a nome dell’amministrazione provinciale. «Non è la prima volta che accadono incidenti alle acciaierie – afferma il presidente – e questo conferma l’importanza di tenere sempre alto il livello di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro, specie in quelli come il sito ternano che per le sue particolarità richiede ancora più impegno per tutelare e migliorare lavoro, ambiente e sicurezza. Condivido – aggiunge Ferranti – lo sciopero indetto dai sindacati, esprimo solidarietà a tutti i lavoratori che stanno vivendo ore di grande preoccupazione per il loro collega ed auspico che si faccia chiarezza in tempi rapidi sulle dinamiche dell’incidente».
Movimento 5 stelle «Intendo esprimere la mia solidarietà e vicinanza, e quella della III Commissione regionale con delega alla sicurezza sul lavoro, alla famiglia del lavoratore e a tutti i dipendenti del polo siderurgico – scrive Luca Simonetti Presidente Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle -. Quando succedono eventi del genere è una sconfitta per tutti, fermo restando che spetta agli inquirenti chiarire la dinamica dell’incidente è innegabile che la percezione della sicurezza sul lavoro in Ast negli ultimi anni è sensibilmente peggiorata. Dobbiamo dare un segnale forte e una risposta ferma contro le preoccupazioni che stanno emergendo dentro e fuori il perimetro di Ast, in attesa di avere al più presto tutte le informazioni su quanto accaduto, nonché le condizioni in cui concretamente operano le maestranze. Per questo ho intenzione di ascoltare immediatamente i rappresentanti dei lavoratori, con un’audizione ufficiale che coinvolga anche Asl e Ispettorato Nazionale del Lavoro per capire se gli organici siano o meno adeguati. Mi riservo ulteriori decisioni alla luce di quanto emergerà dall’inchiesta giudiziaria aperta e dal confronto con gli altri commissari».
Avs Terni «Avs Terni esprime pieno sostegno alle iniziative di lotta promosse dalle organizzazioni sindacali per la giornata di oggi a seguito del gravissimo incidente sul lavoro avvenuto ieri notte all’interno di Ast e formula l’augurio che sia salvata la vita al giovane lavoratore di Tapojarvi, vittima dell’infortunio», si legge in un comunicato. «Ancora una volta, l’aspetto occupazionale non può costituire una priorità su quello della tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini e dell’ambiente – continua Avs -. La mancata approvazione dell’accordo di programma, l’incertezza sui piani di investimento di Arvedi nel sito ternano, i conseguenti interrogativi sul futuro di Ast non possono costituire un motivo per far accettare un arretramento nelle condizioni di lavoro e di sicurezza delle maestranze e nel rispetto delle norme riguardanti la salute di lavoratori e cittadini».
Confederazione Sindacale Europea Lavoratori e Pensionati «Conf-Selp oltre a rinnovare i suoi auguri di pronta guarigione, auspica che venga fatta piena luce sulle cause che hanno portato a questo tragico evento – in una nota Niccolò Francesconi -. È indispensabile adottare tutte le misure necessarie per prevenire episodi simili in futuro, riaffermando l’importanza di un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori. Questo incidente deve essere un monito per rafforzare l’impegno verso la sicurezza sul lavoro, un valore imprescindibile che non può essere sottovalutato in alcuna circostanza».
Pd «In attesa di conoscere le ragioni di un fatto gravissimo e drammatico, ci interroghiamo sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza alle acciaierie. In un periodo così delicato per il futuro dello stabilimento e dei lavoratori, mentre l’accordo di programma resta fermo ci troviamo di fronte ad un nuovo drammatico incidente sul lavoro – scrivono il gruppo consiliare e la segreteria comunale del Pd di Terni -. Coltiviamo la profonda speranza che prevalga la vita nella dura lotta che questo giovane operaio si trova a combattere e chiediamo che questa tragica occasione possa favorire discussione e confronto leale tra istituzioni, azienda e organizzazioni sindacali sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Allo stesso tempo, auspichiamo con forza che la magistratura accerti con efficacia e urgenza ogni dettaglio. La politica – in questi frangenti – è bene che non sia di intralcio e che anzi favorisca – per quanto possibile – ogni utile passo in avanti».
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